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Ascoli, segretario provinciale della Lega attacca il 25 aprile: “Domani via tricolore dai balconi”

Via il tricolore dai balconi, e rimetterlo direttamente il 26, come dovrebbe fare ‘un vero patriota’. A scagliarsi contro il 25 aprile, il segretario provinciale della Lega Andrea Maria Antonini, che in un post su Facebook ha voluto dare al suo elettorato un ‘consiglio della nonna’. L’Anpi: “Se il sindaco non si dissocia non è il benvenuto alla commemorazione”.
A cura di Natascia Grbic
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"Consiglio della nonna: stasera ritirare il tricolore dal balcone, domani lavarlo asciugarlo e farlo riposare dentro casa. Il 26 aprile all'alba farlo nuovamente risplendere sul balcone come farebbe un vero patriota…". A scrivere questo post denigratorio nei confronti del 25 aprile, anniversario della liberazione dell'Italia dall'occupazione nazista e dal regime fascista, è nientemeno che il segretario provinciale della Lega di Ascoli, Andrea Maria Antonini. Non nuovo a esternazioni di questo tipo, ha poi specificato nei commenti che "ognuno fa e scrive ciò che vuole" perché in fondo "siamo un popolo libbbbero e libbberato grazie ai partiggggiani e agli ammmmericani". Dopo che il leader della Lega Matteo Salvini aveva definito non prioritario festeggiare il 25 aprile, il suo segretario provinciale fa un passo in più, invitando a levare il tricolore e a boicottare i festeggiamenti, seppur virtuali o dal balcone di casa.

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Anpi: "Sindaco prende le distanze"

Non si è fatta attendere la reazione dell'Anpi e di altre forze politiche di Ascoli Piceno: dal Pd, al M5s a Italia Viva, in molte hanno chiesto al sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti di dissociarsi da quanto dichiarato dal segretario provinciale della Lega. Nel caso non dovesse farlo, hanno dichiarato che non sarà il benvenuto alla commemorazione prevista per domani. "Abbiamo letto un post sul 25 aprile del commissario provinciale Piceno della Lega in cui invita i lettori a ritirare il tricolore dal balcone, per poi esporlo nuovamente il giorno successivo – si legge in una nota – La volgarità del messaggio è tale che non ci sentiamo di dover rispondere ma dato che il Signore in questione rappresenta una forza politica presente nel Consiglio Comunale Le chiediamo, Signor Sindaco, di prendere pubblicamente le distanze da tali asserzioni, anche per riscattarsi dal triste episodio della ‘cena di commemorazione della marcia su Roma', in caso contrario non riteniamo conveniente che Lei partecipi alla commemorazione prevista per domani, visto che questa sarebbe l’ennesima brutta figura di un comune che dovrebbe onorarsi della medaglia d’oro al valor militare per attività partigiana".

Antonini allo stadio con la celtica al collo

Andrea Maria Antonini era salito alla ribalta delle cronache nazionali già nel 2014, quando era stato fotografato allo stadio Cino e Lillo Del Duca con una sciarpa raffigurante un'enorme croce celtica. All'epoca era assessore alla Cultura, all'identità e alla pubblica istruzione della provincia di Ascoli Pisceno, governata dal centro destra. In quell'occasione si era tenuta la ‘Giornata dell'orgoglio ascolano‘, organizzata dalla tifoseria della squadra bianconera, nota per essere fortemente legata ad ambienti dell'estrema destra.

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