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Arriverà a gennaio il contratto sullo smart working per la Pubblica amministrazione

“Il nuovo lavoro agile che ci sarà da gennaio sarà strutturato, sarà contrattualizzato, sarà dotato di strumenti tecnologici affidabili, sarà garantito”, ha spiegato il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. Per poi rassicurare: “L’esperienza di lavoro agile, di smart working durante l’emergenza, non verrà buttata, ma verrà collocata da gennaio dentro un percorso strutturato di efficienza”.
A cura di Annalisa Girardi
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A gennaio arriverà il contratto sullo smart working per la Pubblica amministrazione, che ne definirà la modalità per gli statali che stanno rientrando ormai a regime in presenza. "Il nuovo lavoro agile che ci sarà da gennaio sarà strutturato, sarà contrattualizzato, sarà dotato di strumenti tecnologici affidabili, sarà garantito", ha commentato il ministro della Pa, Renato Brunetta, in una nota. Brunetta ha ribadito che l'esperienza di lavoro agile acquisita durante i mesi di pandemia non sarà dimenticata ora che i lavoratori del pubblico sono rientrati in ufficio: "L'esperienza di lavoro agile, di smart working durante l'emergenza, non verrà buttata, ma verrà collocata da gennaio dentro un percorso strutturato di efficienza, con dei piani appositamente predisposti da tutte le amministrazioni pubbliche. E a quel punto questa modalità di lavoro troverà una sua configurazione ottimale".

Brunetta ha poi spiegato: "Ci sarà da un lato un contratto di lavoro per lo smart working e dall'altra parte, quando ci sarà il Piano integrato di attività e organizzazione, entro gennaio, con i Pola, i piani per il lavoro agile, con il contratto, con tutte le condizioni contrattuali, tecnologiche, organizzative, di efficienza, garantendo lo smaltimento degli accumuli di pratiche e gli arretrati, con tutti questi obiettivi si potrà dar vita al lavoro agile senza vincoli, senza tetti e su base volontaria. Perché sarà nell'interesse dell'amministrazione, dei cittadini e, appunto, secondo la volontà dei lavoratori".

Il ministro ha quindi proseguito rimarcando che lui per primo ha voluto che le modalità con cui inquadrare lo smart working fossero definite da un contratto, al momento in corso di definizione presso l'Aran, l'Agenzia Rappresentanza Negoziale Pubbliche Amministrazioni: "Questo è fondamentale perché il vecchio lavoro agile era senza contratto: un'aberrazione dovuta all'emergenza. Mai più. Si sta definendo con i sindacati il nuovo contratto, che prevederà, appunto, tutti i diritti e tutti i doveri".

Infine Brunetta ha ricordato che dal prossimo 15 ottobre "tutti i dipendenti pubblici, attualmente in smart working, torneranno a lavorare in presenza dotati di green pass. Si apriranno in questa maniera tutti gli uffici, tutti gli sportelli e tutta la Pubblica amministrazione tornerà ad essere al massimo della sua potenzialità per fornire servizi a famiglie e imprese".

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