Arriva ordinanza per gestire lo stato d’emergenza, 5 Regioni del centrosinistra si chiamano fuori
Ieri il capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, ha firmato l'ordinanza numero 984 che contiene le prime disposizioni urgenti per fronteggiare lo stato d'emergenza, sul territorio delle regioni Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia e delle Province Autonome di Trento e di Bolzano, "in conseguenza dell'eccezionale incremento dei flussi di persone migranti in ingresso sul territorio nazionale attraverso le rotte migratorie del Mediterraneo". Mancano all'appello cinque regioni guidate dal centrosinistra, che si sono chiamate fuori: oltre a Toscana, Campania, Emilia Romagna e Puglia si è aggiunta successivamente la Valle d'Aosta.
È stato nominato Valerio Valenti, capo del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del ministero dell'Interno, come commissario delegato per lo stato di emergenza per i migranti nelle regioni che hanno siglato l'intesa.
Cosa prevede l'ordinanza della Protezione civile
L'ordinanza del capo della Protezione Civile Curcio, prevede anche che il nuovo commissario si avvalga di una struttura di supporto da costituire, composta da un massimo di 15 unità di personale già in servizio presso il ministero dell'Interno. Inoltre il commissario delegato è autorizzato a riconoscere al personale che lo supporta, fino al termine dello stato di emergenza, un'indennità mensile pari al 25 per cento della retribuzione mensile.
Fino al termine dello stato di emergenza, il commissario delegato è poi autorizzato ad avvalersi, per un supporto tecnico-giuridico e amministrativo-contabile, di tre esperti, compresi un magistrato amministrativo, un magistrato contabile e un procuratore o avvocato dello Stato.
Compito del nuovo commissario è coordinare le attività volte all'ampliamento della capacità del sistema di accoglienza, con particolare riferimento agli hotspot e ai centri previsti dal Sistema di accoglienza e integrazione, coinvolgendo i territori interessati, e a coordinare l'attività per l'accoglienza dei migranti in strutture provvisorie, nelle quali siano assicurati il vitto, l'alloggio, il vestiario, l'assistenza sanitaria e la mediazione linguistico-culturale.
Ma Valenti è anche chiamato ad individuare le migliori soluzioni per assicurare un servizio continuativo di trasporto marittimo e aereo, da parte di vettori appositamente individuati, dagli hotspot ai territori dove saranno individuati i centri e strutture. Il commissario, al fine di realizzare questi obiettivi, può agire anche in deroga ad una serie di norme, viene previsto nel documento.
Fuori dall'intesa 5 Regioni a guida centrosinistra
"Dopo i no all'autonomia e allo sviluppo, ora le quattro regioni rosse (cinque con la Valle d'Aosta) dicono no perfino al controllo dell'immigrazione. Gravissimo che i governatori di Toscana, Campania, Emilia Romagna e Puglia si siano rifiutati di siglare l'intesa per migliorare la gestione dei flussi migratori. Fanno ideologia sulla pelle degli immigrati e dei loro stessi cittadini", hanno commentato ieri i capigruppo di Camera e Senato della Lega Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo.
"Il centrodestra sceglie il modello Salvini per fronteggiare illegalità, difendere i confini e aumentare le espulsioni. Le regioni di sinistra preferiscono il modello di Soumahoro?", ha attaccato Andrea Crippa, vicesegretario della Lega. (ANSA).
Duro anche il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti: "Mi pare evidente che le regioni di sinistra per fare un dispetto al governo hanno deciso contro gli interessi dei cittadini che devono amministrare".