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Arriva nuovo statuto Movimento 5 Stelle: si passa da capo politico a comitato direttivo di 5 membri

Gli iscritti del Movimento 5 Stelle voteranno nei prossimi giorni le modifiche allo statuto che comporteranno anche il passaggio dalla figura del capo politico all’istituzione di un comitato direttivo, composto da 5 membri e in carica per 3 anni. Andiamo a vedere quali saranno i quesiti da sottoporre agli iscritti pentastellati.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il percorso iniziato con gli Stati generali prosegue e il Movimento 5 Stelle si rinnova con il passaggio dal capo politico al comitato direttivo, composto da 5 membri. Un cambio che dovrà essere certificato dall’assemblea degli iscritti, convocata per la votazione sul nuovo statuto, come annunciato attraverso un post sul blog delle stelle dal reggente Vito Crimi. Il primo punto è certamente quello della nuova governance, “che deve prevedere una collegialità, una pluralità di soggetti che insieme possono concertare l’azione politica del Movimento”, come spiegato da Crimi. Si deve quindi “procedere all’elezione del nuovo organo direttivo per il quale occorre prima apportare le relative modifiche allo Statuto”, aggiunge il capo politico reggente comunicando che l’assemblea degli iscritti è convocata dalle 12 di martedì 9 febbraio fino alle 12 di mercoledì 10 febbraio e dalle 12 del 16 febbraio alle 12 del 17 febbraio in seconda convocazione.

M5s, nasce il comitato direttivo: 5 membri eletti per 3 anni

La proposta di modifica dello statutoprevede il trasferimento di tutte le funzioni di competenza del Capo Politico ad un Comitato direttivo di nuova istituzione, composto da 5 membri, eletti dagli iscritti, della durata di tre anni e le cui deliberazioni sono assunte a maggioranza dei membri. Tale Comitato direttivo dovrà prevedere una rappresentanza di genere equilibrata, e al proprio interno una tipologia di portavoce non potrà essere rappresentata per più dei due quinti, cioè non potrà esserci una tipologia di portavoce che abbia all’interno di tale Comitato la maggioranza dei membri. Nessuna limitazione è invece prevista per coloro che non sono portavoce”.

Il Comitato direttivo può delegare alcune funzioni di coordinamento territoriale ai rappresentanti che verranno eletti anche a livello regionale, che “si riuniscono in un tavolo di coordinamento nazionale”. Il comitato direttivo inoltre potrà autorizzare, anche emanando linee guida generale, degli “spazi di lavoro fisici e/o digitali per gli iscritti del Movimento”, con l’obiettivo di andare incontro a una richiesta avanzata dagli stessi iscritti.

I quesiti per le modifiche allo statuto M5s

I quesiti a cui dovranno rispondere gli iscritti M5s sono sei. Il primo riguarda l’autorizzazione per spazi di lavoro fisici e digitali per gli iscritti. Il secondo è relativo all’istituzione del comitato direttivo, composto da cinque membri e della durata di tre anni. Il terzo quesito chiede se approvare le modifiche ai criteri di incompatibilità e rappresentanza di genere per lo stesso comitato, mentre con il quarto quesito si chiede se autorizzare la delega di alcune funzioni ai coordinamenti territoriali. Ancora, la quinta domanda riguarda una maggiore concertazione dell’azione politica con gli eletti e i membri del governo. L’ultimo quesito riguarda invece le regole per l’eventuale sostituzione dei membri del comitato direttivo.

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