Arriva la stretta sulle recensioni online, cosa cambia per ristoranti e turismo con il ddl sulle Pmi
Nel ddl annuale sulle Pmi, approvato oggi dal Consiglio dei ministri, che ora deve passare al vaglio del Parlamento per diventare legge, oltre alla norma sulla staffetta generazionale, per favorire le assunzioni dei giovani under 34, c'è una stretta contro le false recensioni online su turismo e ristorazione: bisognerà dimostrare di aver affettivamente fruito del servizio su cui si rilascia una recensione, e si potrà pubblicare un commento in un periodo di tempo limitato, entro 15 giorni. Inoltre a tutela dei proprietari ci sarà il diritto di replica.
Nel testo, che si compone di 19 articoli, ci sono incentivi fiscali per l'aggregazione di Pmi, novità sullo smartworking, con una norma che impegna il datore di lavoro a consegnare annualmente un'informativa scritta ai lavoratori su salute e sicurezza anche per quando lavorano fuori dall'ufficio. È stato anche previsto un fondo di milioni per sostenere le Pmi in crisi nel settore della moda.
Cosa cambia per le false recensioni online: le nuove misure
Nel testo ci sono norme più stringenti per le recensioni online fatte dagli utenti sul turismo e la ristorazione, in modo da evitare che i consumatori possano essere condizionati da notizie false. Queste recensioni devono essere fatte entro un massimo di 15 giorni dalla fruizione del servizio o del prodotto, e devono anche essere dettagliate e pertinenti. È inoltre previsto un diritto di replica da parte del titolare, che può anche cancellare recensioni false o "ingannevoli". Inoltre sarà possibile rimuovere anche quelle "non più attuali", trascorsi due anni dalla fruizione del servizio. Il ddl vieta inoltre l'acquisto e la vendita di recensioni, anche tra imprenditori e intermediari, l'attribuzione di recensioni a prodotti o servizi diversi da quelli effettivamente valutati, e la promozione o il condizionamento delle recensioni tramite incentivi.
Sarà poi l'Autorità garante della concorrenza a disciplinare le nuove regole, emanando un codice di condotta ad hoc. L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) vigilerà sul rispetto di queste norme e potrà sanzionare le violazioni. Si ricorda inoltre che le nuove disposizioni non si applicano alle recensioni già pubblicate prima dell'entrata in vigore della legge.
Le reazioni alla norma sulle recensioni online nel ddl sulle Pmi
"La cifra di questo governo è semplice: mantenere quello che si dice. Avevamo preso l'impegno con la filiera del Turismo di mettere mano alle recensioni, un tema molto spinoso e delicato che nessuno aveva affrontato prima di noi. Finalmente oggi anche in Consiglio dei ministri siamo andati avanti sull'iter", ha spiegato in un video su X la ministra del Turismo, Daniela Santanchè. "Ci sono due cose che sono dirimenti e fondamentali: l'identificazione, per cui per scrivere una recensione tu devi dare prova che quel servizio lo hai effettivamente utilizzato. Così finirà questa compravendita delle recensioni che possono decretare la morte o il successo di una impresa. E vorrei anche ricordare che una persona si è ammazzata dopo aver letto le recensioni sulla sua attività. E questa cosa finirà, finalmente"
"Questo – ha aggiunto la ministra – servirà a dare più trasparenza, a essere più giusti e a dare più qualità. E la seconda cosa è che non si potranno fare le recensioni in un tempo illimitato, ma si avranno 15 giorni per scrivere con un linguaggio, naturalmente senza nessuna censura perché è giusto che ognuno di noi dica quello che pensa, ma con termini che siano decorosi. Insomma, andiamo avanti, un altro passo fatto per il turismo e la sua filiera".
Secondo Assoutenti, qualsiasi misura che garantisca maggiore trasparenza ai consumatori nella scelta di prodotti e servizi è ben accolta. "Le opportunità offerte dalla moderna tecnologia e i cambiamenti nelle abitudini di acquisto dei consumatori impongono regole certe che garantiscano correttezza e trasparenza agli utenti, sempre più influenzati nelle proprie scelte economiche dalle recensioni lette sul web" afferma il presidente Gabriele Melluso. "Allo stesso modo, però, è necessario regolamentare in modo più efficace l'ambito dei social network, dove una miriade di influencer e micro-influencer recensiscono ogni giorno ristoranti, locali, spa e strutture ricettive attraverso contenuti che sembrano opinioni personali e disinteressate, ma che in realtà sono frutto di accordi commerciali o concessioni di regalie non sempre comunicati in modo chiaro al pubblico" ha detto ancora Melluso.
"Il ddl annuale sulle Pmi approvato dal Consiglio dei Ministri è un provvedimento molto importante, che incide in maniera significativa sullo sviluppo e la competitività delle piccole e medie imprese, cuore pulsante e motore del sistema economico della nostra Nazione. Tutte le misure adottate nel disegno di legge presentato dal ministro Urso, al quale va il nostro plauso per il grande lavoro svolto, concorrono al sostegno e alla crescita del nostro tessuto produttivo. Apprezziamo, in particolar modo, l'attenzione posta al comparto turismo e ristorazione con l'introduzione dell'obbligo di verificare l'attendibilità della recensione e la possibilità per l'impresa interessata di chiederne la cancellazione in caso di giudizio falso o ingannevole. Le recensioni online influenzano fortemente le scelte dei potenziali clienti e, quando sono menzognere, rischiano di stroncare attività sane e di doparne altre che, invece, non funzionano. La misura che oggi ha ottenuto l'ok dal Consiglio dei Ministri va, dunque, nella direzione giusta per fermare un mercato pericoloso, alimentato dalla compravendita di false recensioni, che nuoce gravemente al settore", ha commentato Riccardo Zucconi, deputato di Fratelli d'Italia e componente della X Commissione Attività produttive.