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Arriva il nuovo Fascicolo sanitario elettronico 2.0, cos’è e a cosa serve per medici e pazienti

Il Fascicolo sanitario elettronico 2.0 ha fatto un passo avanti: le Regioni hanno approvato lo schema di decreto dei ministeri di Salute ed Economia. Il fascicolo digitale conterrà dati personali e la propria storia clinica, e renderà più semplice risalire alle proprie informazioni in ambito sanitario.
A cura di Luca Pons
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Il Fascicolo sanitario elettronico 2.0 sta per entrare nella sua fase operativa. Il ministero della Salute lo ha annunciato con una nota: è arrivato l'ok della Conferenza Stato-Regioni sullo schema di decreto, che entrerà in vigore quando verrà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. Si tratta di un servizio online che permetterà di raccogliere i propri dati medici – verbali di pronto soccorso, profilo sanitario sintetico, ricette, cartelle cliniche… – in modo più facilmente accessibile rispetto a un faldone di fogli cartacei.

A gestirlo, come sempre nel caso di questioni sanitarie, saranno le Regioni. Il Fascicolo sanitario elettronico esiste già: per utilizzarlo è necessario accedere con Spid al portale della propria Regione. Con la riforma, lo scopo è renderlo più semplice da utilizzare e più completo. Il target fissato nel Pnrr è che l'85% dei medici di base inserisca dati nel fascicolo dei propri pazienti entro il 2025. Inoltre, tutte le Regioni dovranno adottarlo e utilizzarlo entro il 2026.

Cosa c'è dentro il Fascicolo sanitario elettronico

Secondo quanto riportato dal ministero, all'interno del Fse ci saranno:

  • i dati identificativi e amministrativi del cittadino
  • i referti e verbali di pronto soccorso
  • le lettere di dimissione
  • il profilo sanitario sintetico (ossia il documento socio-sanitario informatico redatto e aggiornato dal medico di medicina generale o dal pediatria che riassume la storia clinica dell’assistito e la sua situazione corrente conosciuta)
  • le prescrizioni specialistiche e farmaceutiche
  • altri documenti come, ad esempio, cartelle cliniche, vaccinazioni e dati delle tessere per i portatori di impianto

A cosa serve il Fse

L'obiettivo è rendere più semplice la consultazione dei propri dati. Questo renderà più semplice non solo ricevere le prestazioni di telemedicina, ma anche effettuare prenotazioni sanitarie e farsi erogare farmaci. Nel Fse ci sarà una sezione personale chiamata "Taccuino personale", dove sarà possibile inserire i propri dati e documenti, modificarli o eliminarli.

Ad avere accesso al fascicolo saranno anche i medici di base, i pediatri e gli specialisti. Così, consultare i dati clinici dei pazienti sarà un'operazione più rapida, senza dover attendere una copia cartacea del risultato di un vecchio esame o di un referto. In più, i farmacisti potranno verificare le terapie per distribuire i farmaci corretti e, ad esempio, raccogliere le allergie a farmaci di un cliente per evitare errori. Infine, secondo il ministero il Fse aiuterà anche le Direzioni sanitarie regionali per le attività di prevenzione e programmazione sanitaria.

A gestire il Fse, come detto, saranno le Regioni, mentre a fornire i dati necessari per compilarlo saranno le Asl, gli ospedali pubblici (e quelli accreditati al Ssn) e i servizi socio-sanitari regionali, oltre ai professionisti sanitari. Nonostante il fascicolo sia regionale, il ministero ha garantito che non ci saranno problemi nel caso in cui ci si dovesse rivolgere alle strutture sanitarie di una Regione in cui non si è residenti.

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