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Guerra in Ucraina

Armi all’Ucraina, Crosetto dice che in futuro non si esclude “ruolo nazionale più efficace” su forniture

Il ministro della Difesa Crosetto è intervenuto alla Camera sugli aiuti militari all’Ucraina: “Il nostro sostegno a Kiev deve continuare finché ci saranno gli attacchi russi”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il ministro della Difesa Guido Crosetto, durante le comunicazioni in Aula alla Camera sugli aiuti militari all'Ucraina, ha ribadito che l'invio di forniture militare proseguirà: "La strada è ancora lunga e sono consapevole della difficoltà della situazione, ma sarebbe un errore strategico e politico drammatico fare adesso un passo indietro".

"Il nostro sostegno – ha aggiunto – deve continuare finché ci saranno gli attacchi russi". Anche l'ottavo pacchetto di aiuti militari italiani all'Ucraina sarà costituito da sistemi d'arma per rafforzare le sole capacità difensive di Kiev. "Dopo sette pacchetti di aiuti militari già formalizzati", il governo ha dato il via libera a una ottava tranche di forniture militari a Kiev. L'Italia pensa di fornire all'Ucraina sistemi d'arma "già in nostro possesso", ha spiegato ancora il ministro. "Posso confermare che anche questo pacchetto è costituito da sistemi d'arma volti a rafforzare solo le capacità difensive" dell'Ucraina, ha aggiunto il ministro di Fratelli d'Italia.

In futuro però "non possiamo escludere la necessità di svolgere un più efficace ruolo nazionale all'interno delle coalizioni" cui l'Italia partecipa, ha insistito, "analizzando, ove ci sia la volontà politica, degli strumenti normativi ad hoc". "In tal caso", ha aggiunto il ministro, "verranno adottati gli adempimenti volti a far rientrare le attività poste in essere in un adeguato perimetro autorizzativo". 

"L'Italia, recependo tutte le risoluzioni del Parlamento in merito, supporta dall'inizio e con determinazione ogni azione per l'apertura di un confronto diplomatico e arrivare quanto prima a una soluzione negoziale che non sia disgiunta da una pace giusta, e senza che questo venga erroneamente interpretato come una volontà di disimpegnarsi dal nostro sostegno al fianco dell'Ucraina, che resta forte e totalmente inalterato", ha spiegato.

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