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Omicidio Giulio Regeni

Armi all’Egitto, Di Maio: “Vendita non è ancora stata autorizzata, valutazione governo in corso”

La fornitura delle fregate Fremm (Fincantieri) all’Egitto non è ancora stata autorizzata. Ad assicurarlo è il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che spiega che la procedura è in corso e il presidente del Consiglio e il governo stanno effettuando le loro valutazioni politiche, dopo quelle tecniche che si sono concluse.
A cura di Stefano Rizzuti
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La procedura di autorizzazione per concludere le trattativa per la fornitura delle fregate Fremm (Fincantieri) all’Egitto non è ancora conclusa. A spiegarlo, durante il question time alla Camera dei deputati, è il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Che sottolinea come la procedura autorizzativa sia “tutt’ora in corso” e la decisione avvenga sulla base di due valutazioni: una sulla normativa e una sulla sensibilità politica. Ciò che dice Di Maio, in sostanza, è che il tema della vendita di armamenti all’Egitto avviene secondo le norme, ma ciò non vuol dire che non ci possa essere una diversa valutazione politica, anche sulla base del caso Regeni, così come è stato sottolineato da più parti.

Di Maio spiega che il governoesamina caso per caso le richieste delle imprese italiane per la fornitura di armamenti. Oltre alla normativa nazionale si guarda alla deliberazione Ue”. E anche, ovviamente, ai rapporti con l’Egitto, in questo caso. A livello normativo devono essere considerate anche la natura specifica del materiale e la sua destinazione d’uso. Il controllo, spiega ancora il ministro degli Esteri, “viene effettuato anche con pareri tecnico-militari. Il rilascio dell’autorizzazione avviene anche dopo la verifica dell’inesistenza di altri impedimenti, come può essere un embargo di Onu o Ue”. E questa parte viene disciplinata dalla legge 185, che potrebbe essere riformata in questo periodo in Parlamento, con la “piena collaborazione” garantita dal governo.

Di Maio: procedura autorizzazione vendita ancora in corso

Il ministro degli Esteri garantisce, però, che non si è conclusa la procedura, almeno per la parte politica: “La procedura autorizzativa per le fregate Frem-Fincantieri è tutt’ora in corso. Il governo ha ritenuto di svolgere una valutazione politica, ora in corso al governo e in capo al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte”. Di Maio, comunque, ci tiene a sottolineare “come l’Egitto sia uno degli interlocutori principali nel Mediterraneo, anche per la questione dei flussi migratori e della lotta al terrorismo”.

Di Maio su Regeni: continuiamo a esigere verità

Il ministro degli Esteri rispondeva a un’interrogazione, presentata da Liberi e Uguali, che sottolineava come l’Italia non dovesse autorizzare la vendita delle navi militari, soprattutto per i mancati sviluppi delle indagini sulla morte di Giulio Regeni. Di Maio replica ancora: “Resta ferma la nostra incessante richiesta di progressi sul barbaro omicidio di Giulio Regeni, continuiamo a esigere la verità. La verità per Giulio è una aspettativa fortemente radicata nella nostra pubblica opinione, che il governo ribadisce in ogni interlocuzione. I nostri sforzi proseguiranno per facilitare un incontro di persona tra i due procuratori di Roma e Cairo”.

Infine, Di Maio conclude: “Al contempo resta la preoccupazione per il caso di Patrick Zaky. La nostra ambasciata al Cairo continua a monitorare l’evolversi delle udienze. E abbiamo anche chiesto come ministero che una delegazione Ue possa in loco monitorare l’evoluzione del processo. L’Italia continuerà a seguire il caso”. La contro-risposta del deputato di Leu, Nicola Fratoianni, è un auspicio, ovvero che la trattativa possa concludersi negativamente, visto che è ancora in corso.

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