Aquarius2, Francia dice ‘no’ e l’Ue si tira indietro: “Non ha bandiera europea”
La Francia dice ‘no' alla nave Aquarius 2 di Sos Méditerranée e Msf. Il natante delle Ong, con a bordo 58 persone, aveva fatto rotta verso Marsiglia, sperando di poter attraccare nel porto del Sud della Francia, che era il più vicino al luogo in cui sono stati recuperati i migranti. La ministra francese degli Affari europei Nathalie Loiseau ha ribadito oggi che la Francia si aspetta che l'Unione europea arrivi "in giornata" a rispondere alla nave umanitaria. "Per ora, la Francia dice no", è il messaggio inequivocabile del ministro francese dell'Economia Bruno Le Maire. Ieri i responsabili delle ong avevano lanciato un appello all'amministrazione del presidente Emmanuel Macron affinché aprisse "eccezionalmente" il porto di Marsiglia. Ma Parigi non ha lasciato intravedere alcuno spiraglio.
Loiseau ha accusato poi l'Italia di agire "contro il diritto, contro l'umanità". "Da ieri i ministri dell'Interno dell'Ue ci lavorano incessantemente, spero che si abbia una risposta in giornata", ha spiegato la ministra a Sud Radio. "Si troverà na soluzione", come sono state superate altre crisi simili, risolte con un accordo di suddivisione dei rifugiati tra i diversi paesi europei. Dalla chiusura dei porti italiani ai migranti, le navi che portano soccorso nel Mediterraneo hanno riscontrato sempre più difficoltà a sbarcare le persone salvate in Europa. Contrariamente alla Spagna, dice la ministra, la Francia non ha mai accettato di far sbarcare i migranti delle navi umanitarie, sottolineando che in base alle leggi del mare i naufraghi devono essere sbarcati nel "porto sicuro" più vicino. Oppure in quello più vicino alle coste libiche, e cioè "come sanno tutti, si tratta dell'Italia o di Malta". E ha continuato: "Non si può reinventare la geografia". Loiseau ha attaccato duramente la politica inaugurata dall'Italia con Matteo Salvini ministro degli Interni. "L'Europa è dieci volte più solidale di quanto non lo fosse precedentemente. Questa è la ragione per la quale noi ribadiamo all'Italia: l'idea di chiudere i suoi porti a gente in difficoltà è contraria al diritto, è contraria all'umanità". E ha aggiunto: "Quello che ci dispiace è che qualche paese si sia messo al di fuori di questa solidarietà europea che è indispensabile".
In Francia punta i piedi anche Marine Le Pen, l'ex leader del Front National ora Rassemblement National: "No e no! L'Aquarius non deve attraccare a Marsiglia. Volendo fare di Marsiglia il loro porto di attracco i passeur dell'Aquarius vogliono mettere i francese davanti al fatto compiuto. È inammissibile" ha scritto su Twitter.
Nave Aquarius2, dopo la procedura di cancellazione dai registri marittimi, avviata da Panama, come precedentemente fatto da Gibilterra, rischia di diventare una nave pirata: "Sono sulla nave – ha raccontato Aloys Vimard, Project Coordinator di Medici Senza Frontiere ai microfoni di Euronws – e mi sto concentrando sulle operazioni a bordo, non abbiamo ricevuto l’email a bordo ma è chiaro che si tratta di pressioni politiche ed economiche da parte del governo italiano, è terribile perché significa che se è confermato ci vorrà molto tempo all’Aquarius per avere una nuova bandiera e il tempo sono vite che perdiamo in mare. È scioccante".
Dalla nave intanto inviano richieste d'aiuto: "In questo momento abbiamo 58 persone a bordo soccorse tra giovedì e sabato. Abbiamo avuto bel tempo, situazioni ideali per le partenze. Le condizioni meteo stanno peggiorando e nelle prossime ore aspettiamo mare con onde fino a 5 metri. Per questo diventa importante e fondamentale trovare un porto per sbarcare in sicurezza tutte queste persone". Lo afferma uno dei soccorritori su Twitter. Al momento Aquarius 2 ha ripreso la navigazione verso la Francia.
L'Ue si sfila
"La situazione legale dell'Aquarius 2 è questa: è una nave senza bandiera europea, e ha operato in un'area di ricerca e salvataggio libica", perciò "non impegna la responsabilità europea. Nessuno Stato membro si è fatto avanti" per aiutare. È quanto dice Natasha Bertaud, portavoce della Commissione europea, a cui è stato chiesto se la Commissione Ue abbia un ruolo di coordinamento sulla vicenda della nave con 58 migranti a bordo.
Il Portogallo accoglierà 10 dei 58 migranti
Il Portogallo accoglierà 10 dei 58 migranti della nave Aquarius. Lo ha annunciato il ministero degli Interni portoghese, parlando del raggiungimento di un accordo con Spagna e Francia. La decisione, fa sapere Lisbona, è stata presa "in modo solidale e concertato con Spagna e Francia". Il ministero degli Interni portoghese non ha però precisato dove potranno essere sbarcati i migranti.