Aquarius in Spagna domenica. Matteo Salvini: “Non possono decidere dove finire la crociera”
La nave Aquarius, dopo aver cambiato rotta per via del maltempo, ha adesso superato la Sardegna. Passerà dalla isole Baleari, e poi arriverà a Valencia, si presume domenica mattina intorno alle 8.
Nella notte le condizioni meteo sono migliorate e la nave ha fatto una sosta tecnica programmata ad una decina di miglia dal porto di Olbia, per ricevere dalle motovedette della Guardia Costiera altri viveri e anche giocattoli per i bambini a bordo. Al momento l'Aquarius ha passato l'isola dell'Asinara. "Ci sono 15 nodi di vento e onde di un metro e mezzo – dice da bordo Alessandro Porro – la notte è trascorsa tranquilla, anche se ormai i migranti sono al sesto giorno di viaggio e sono esausti". A bordo della nave ci sono 52 donne, 10 bambini e 45 uomini. Sono persone che durante il loro viaggio, racconta il team di Medici Senza Frontiere, hanno dovuto sopportare violenze di ogni tipo in Libia e durante il viaggio dai loro Paesi d'origine. Ibrahim ha raccontato la sua esperienza in prigionia: "Sono andato in Libia in cerca di lavoro ma quando sono arrivato sono stato venduto all'asta per 1000 dinari libici. Una volta un amico del mio padrone era ubriaco. Venne da noi, caricò sul suo camion alcuni neri e gli sparò. Io e un mio amico siamo stati costretti a raccogliere i corpi e bruciarli" . Secondo le testimonianze dei profughi due giovani migranti risulterebbero dispersi "presumibilmente annegati nel Mediterraneo, dopo il difficile intervento di salvataggio della nave Aquarius" di notte lo scorso weekend.
"Dopo aver sentito alcuni che erano a bordo di una delle imbarcazioni veloci che dovevano soccorrere i migranti in difficoltà, possiamo aggiungere che è una fortuna che quella notte non ci siano state ulteriori vittime"- ha raccontato Anelise Borges, inviata di euronews a bordo del natante – "Naturalmente questo dimostra quanto sia difficile la situazione per la gente a bordo dell'Aquarius. Una situazione critica per lo staff e i volontari, che sperano di arrivare a terra il prima possibile. Tutti sanno che questo è un viaggio pericoloso per coloro che sono stati salvati in mare".
A Valencia intanto si sta allestendo l'area dove saranno accolti i migranti, nei pressi del terminal delle crociere, l'ex base di Alinghi. Il convoglio sarà accolto al limite delle acque territoriali dalle motovedette spagnole, poi l'Aquarius e le due navi militari su cui si trova la maggior parte dei 629 migranti entreranno al porto a scaglioni, con un intervallo di tre o quattro ore tra una e l'altra: prima le due navi militari e infine la Aquarius.
Ieri ha fatto discutere la dichiarazione del vicepremier Matteo Salvini, che commentando le difficoltà della nave umanitaria dell'ong Sos Mediterranee, ha detto: "Non è che adesso Aquarius possa anche decidere dove cominciare e dove finire la crociera. Mi sembra che l'arrivo sia previsto in Spagna senza intoppi"."Tutto sotto controllo" – ha detto poi parlando coi cronisti mentre lasciava Montecitorio, al termine della riunione del gruppo Lega – "È tutto tranquillo non c'è problema alcuno". E ha spiegato che una nave "che porta a bordo sistematicamente 4,5,600 persone è attrezzata" per il maltempo. "Ne hanno a bordo cento. Se avessero problemi con un quinto delle persone che di solito prendono a bordo" – ha concluso Salvini – "vuol dire che hanno problemi loro".
Oggi è attesa anche una svolta sul caso Trenton, la nave Usa che naviga nei pressi del porto di Augusta con a bordo 41 migranti, salvati da un naufragio martedì. Gli americani aspettano l'indicazione di un porto in cui poter sbarcare. Indicazione che al momento l'Italia non è intenzionata a dare. La nave Trenton non è riuscita a recuperare 12 vittime, e i corpi sono rimasti in mare, possibilità prevista dal diritto del mare: l’equipaggio della Trenton ha provato a chiedere aiuto alla Sea Watch 3, la nave della ong ‘minacciata' nei giorni scorsi da Salvini di ricevere "lo stesso trattamento dell’Aquarius". Le due navi, quella Usa e quella dell'ong, per un giorn hanno navigato l'una accanto all'altra, attendendo un’autorizzazione per sbarcare i naufraghi, che però non è mai arrivata. Senza la possibilità di un attracco sicuro entro le 36 ore di navigazione, la Sea Watch 3 è stata costretta a riprendere la sua attività di pattugliamento.
"La nave della Marina militare statunitense "US Trenton", parte del dispositivo NATO, ha fatto rotta Nord-Est fino a scomparire dal radar di Sea-Watch nel pomeriggio del 13 giugno, dopo 24 ore in attesa di istruzioni da parte del Centro di Coordinamento dei soccorsi della Guardia Costiera di Roma, sollecitate da una comunicazione a mezzo email da parte di US Trenton a MRCC". A renderlo noto è la stessa Sea Watch, la quale aggiunge che lo spostamento non le è stato comunicato, che è rimasta in area a circa trenta miglia dalla costa libica, mentre non vi è al momento alcuna altra nave preposta al soccorso. Il giorno precedente, la US Trenton aveva chiesto assistenza a Sea-Watch 3 per un soccorso, e comunicava che i 12 corpi erano "in corso di recupero. Da quel momento non si ha più notizia né si fa menzione nelle successive comunicazioni dei cadaveri che Sea-Watch, sulla base dell'email in merito al recupero dei corpi da parte di US Trenton, riteneva si trovassero a bordo della nave militare".
Per il segretario del Pd Maurizio Martina "È abominevole quanto sta accadendo nel Mediterraneo. Persone lasciate in mezzo al mare in condizioni drammatiche. Morti a cui viene negata la dignità di una sepoltura. È questo il cambiamento? Questa è disumanità, è barbarie. Il Governo se ha dignità intervenga e cambi radicalmente il segno delle proprie scelte di questi giorni. Essere forti con i deboli nel Mediterraneo e deboli con i forti a Bruxelles, assecondando come si è fatto troppe volte le posizioni più conservatrici e contrarie a qualsiasi effettiva politica comunitaria in materia, è la peggiore delle responsabilità”, ha scritto su Facebook.
"Le condizioni meteorologiche avverse, ampiamente previste, stanno trasformando l'assurda traversata di Aquarius verso Valencia in una pericolosa odissea per i migranti, già gravemente provati per il naufragio e i faticosi giorni di navigazione, e anche per l'equipaggio. A bordo della nave di Sos Mediterranee è a rischio la salute centinaia di persone che, di fatto, il governo italiano ha preso in ostaggio per una prova di forza inaccettabile sulla pelle di esseri umani" – ha detto in una nota Riccardo Magi, deputato di +Europa e Segretario di Radicali Italiani – "Tutto ciò avviene sotto gli occhi della comunità internazionale, con sprezzo delle più elementari norme, a cominciare dal diritto del mare. Dopo essersi distinta per aver salvato migliaia di vite nel Mediterraneo, l’Italia è oggi in mano a quanti perseguono la ricerca del consenso a ogni costo, mettendo a repentaglio la salute dei naufraghi su Aquarius. Non è certo così che il nostro Paese troverà l'autorevolezza e la credibilità necessarie per richiamare l'Unione europea alle proprie responsabilità. Una pagina vergognosa e un precedente gravissimo di cui il nostro governo si rende protagonista a due settimane dall'importante Consiglio europeo che dovrà discutere proprio di immigrazione".