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Appello dei Sindaci: “Sinistra sia unita, altrimenti anche in Italia vincerà il populismo”

Marco Doria, Giuliano Pisapia e Massimo Zedda lanciano un appello per l’unità a sinistra: “Unito, il centrosinistra ha vinto e può vincere. Diviso può solo sperare nella divisione degli avversari”.
A cura di Redazione
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Pisapia, Orfini e Doria
Pisapia, Orfini e Doria

“Le notizie che arrivano dalla Francia suonano come un ulteriore campanello d'allarme che deve farci riflettere e che impone, a chiunque possa, di fare qualcosa per impedire che la destra, il populismo e la paura vincano”. Comincia con una sorta di dichiarazione di intenti la lettera che Giuliano Pisapia, Massimo Zedda e Marco Doria, rispettivamente Sindaci di Milano, Cagliari e Genova, scrivono al direttore de La Repubblica per affrontare il tema delle alleanze in vista delle imminenti elezioni amministrative del 2016, che vedranno il rinnovo delle amministrazioni comunali delle principali città italiane.

“Noi che governiamo le nostre città con un approccio ideale e non ideologico, pensiamo che in un momento così difficile e complesso sia necessario ritrovare quell'unità aperta e larga del centrosinistra che, sola, può ridare fiducia alle cittadine e ai cittadini italiani”, argomentano i tre Sindaci, spiegando di rivolgersi “alle dalle forze politiche che, insieme al civismo autentico, compongono, in gran parte d'Italia, il centrosinistra”. In particolare i Sindaci chiedono che Sel e PD tornino a immaginare un percorso comune, a partire dalle elezioni comunali, riuscendo a “superare le divisioni” e “rafforzare le componenti della sinistra”.

L’obiettivo dovrebbe essere chiaro:

Non pratichiamo, e non abbiamo mai praticato, lo sport del favorire la squadra avversaria. Non abbiamo condiviso alcune scelte del governo che, però, non vede al momento altre alternative per avere una maggioranza parlamentare necessaria per governare, che comprendere forze che nulla hanno a che vedere col centrosinistra.

Superare questa fase vuol dire diventare più forti. Non più divisi e dunque più deboli. Vuol dire lavorare, con la massima unità possibile, per un confronto costruttivo tra Pd, forze di sinistra interne ed esterne al Pd, quel civismo che ha fatto la differenza, e che però intendano assumersi la responsabilità di governare. Invece di relegarsi nel più facile ruolo dell'eterna opposizione.

Nella lettura dei tre Sindaci anche le candidature dovrebbero seguire questa linea:

La scelta del candidato sindaco del centrosinistra non può avvenire se non sulla base della valutazione del lavoro svolto, sia nei casi in cui si ricandidi il sindaco uscente sia nei casi in cui la scelta del candidato del centrosinistra sia affidata alle primarie. Solo così sarà possibile che le candidature dell'intero centrosinistra possano portare alla vittoria nei Comuni dove si voterà.

Il nostro è un appello all'unità e a continuare percorsi che ci hanno permesso di vincere in passato e ci permetteranno di vincere in futuro. Oggi con un'urgenza e un'importanza più evidente di ieri. Unito, il centrosinistra ha vinto e può vincere. Diviso può solo sperare nella divisione degli avversari.

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