video suggerito
video suggerito

Appalti truccati e fondi Pnrr, arresti a Pescara: presidente Consiglio Regionale Sospiri tra gli indagati

Anche il presidente del Consiglio Regionale abruzzese Lorenzo Sospiri risulta tra gli indagati nell’inchiesta di Pescara su appalti, droga e fondi del Pnrr, nell’ambito della quale la Guardia di finanza ha arrestato 4 persone.
A cura di Annalisa Cangemi
159 CONDIVISIONI
Immagine

Avviso di garanzia per il presidente del Consiglio Regionale abruzzese Lorenzo Sospiri per finanziamento illecito politico elettorale: Sospiri era stato candidato alle ultime elezioni del 2022 per il rinnovo del Parlamento Italiano. Coordinatore per la provincia di Pescara di Forza Italia, sul suo coinvolgimento nell'inchiesta Sospiri ha risposto "di aver scrupolosamente osservato le regole di campagna elettorale tanto d'aver restituito una quota dei finanziamenti eccedenti".

È uno dei provvedimenti dell'indagine he unisce droga, tangenti, corruzione all'interno di una vicenda di appalti truccati, che ha portato a Pescara all'arresto di quattro persone nelle prime ore di oggi. Dopo indagini di oltre un anno, la Gdf di Pescara ha contestato numerosi reati, tra cui corruzione, turbata libertà degli incanti, peculato, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, a vario titolo, a diverse persone: si tratta del dirigente del Settore "Lavori Pubblici" del Comune di Pescara, di un imprenditore edile e due pusher, colpiti oggi da provvedimenti di custodia cautelare in carcere; oltre a due collaboratori di fiducia del dirigente finiti nell'inchiesta.

Le misure cautelari, fa sapere la Guardia di finanza in una nota, "sono state disposte dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pescara, Fabrizio Cingolani, su richiesta della procura della Repubblica di Pescara e sono state eseguite stamattina all'alba dai militari del Nucleo di polizia economico – finanziaria della guardia di finanza, con l'ausilio dei cani anti-droga, dei baschi verdi e con il supporto dei mezzi aerei del reparto operativo aeronavale".

Dalle indagini delle fiamme gialle pescaresi, dirette dalla Procura della Repubblica del capoluogo adriatico, anche grazie alle intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali, è emersa l'ipotesi di "gare turbate" e si tratta di "procedure di affidamento che hanno per oggetto, principalmente, opere pubbliche e appalti di lavori. Persino cantieri per la manutenzione delle strade della città finanziati dai fondi Pnrr per un valore di 5 milioni di euro". Secondo l'accusa, come ricostruisce la Guardia di finanza, "in cambio degli affidamenti diretti e dei subappalti, dei pareri favorevoli e dell'accelerazione dei pagamenti per le commesse pubbliche, l'imprenditore dà al dirigente soldi, droga, regali e altre utilità. La fornitura della sostanza stupefacente viene garantita da due spacciatori con precedenti, spesso finiti in manette".

Secondo l'accusa "tra i comportamenti posti in essere dal dirigente in favore dell'imprenditore edile, vi è anche l'interessamento alla gara di appalto, finanziata con fondi del Pnrr e indetta dal Comune di Pescara, avente ad oggetto l'affidamento dei lavori per la realizzazione del collegamento dell'asse attrezzato di Pescara e l'adeguamento dello svincolo della S.S. 714, gara nella quale è risultata prima classificata l'Ati costituita dalla suddetta società e da un'altra società, che venivano successivamente escluse dalla gara per ragioni esclusivamente formali attinenti la documentazione amministrativa presentata", osserva la Guardia di finanza.

"Inoltre – riferiscono i militari – tra i fatti oggetto di indagine per i quali non è stata richiesta misura cautelare e per i quali sono in corso ulteriori verifiche, vi sono anche l'ipotizzato turbamento, da parte del dirigente del settore ‘Lavori Pubblici' del Comune di Pescara, di una selezione pubblica finalizzata alle assunzioni a tempo indeterminato e/o determinato di impiegati e indetta dalla società ‘Pescara Energia' S.r.l., nonché un episodio di finanziamento illecito politico elettorale, erogato da parte del legale rappresentante della suddetta società su richiesta del dirigente del settore ‘Lavori Pubblici' del Comune di Pescara, ad un soggetto candidato alle ultime elezioni del 2022 per il rinnovo del parlamento italiano (fatto per il quale sono indagati tutti e tre i protagonisti)".

"Nel provvedimento cautelare il giudice si è riservato di procedere separatamente nei confronti di due funzionari comunali in servizio nel settore ‘Lavori Pubblici' del Comune di Pescara – fa sapere la guardia di finanza – accusati per il reato di peculato in relazione al sistematico utilizzo per finalità private delle autovetture appartenenti al Comune di Pescara, fatti in ordine ai quali la procura della Repubblica di Pescara ha richiesto nei confronti dei due funzionari la misura cautelare personale interdittiva della sospensione dall'esercizio di un pubblico ufficio e servizio".

Contestualmente all'esecuzione dell'ordinanza del gip, su delega della procura della Repubblica di Pescara, 100 militari delle fiamme gialle del capoluogo adriatico, supportati dalla componente speciale Atpi e da unità cinofile, stanno procedendo all'escussione a sommarie informazioni di persone informate sui fatti ed all'esecuzione di perquisizioni locali presso gli uffici comunali, alcune società municipalizzate e le sedi di imprese coinvolte.

159 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views