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Anpi contro il M5S e Grillo: “Se si va oltre è deriva e sfascio”

Il presidente dell’Anpi Carlo Smuraglia lancia l’allarme dopo gli insulti degli ultimi giorni nei confronti delle istituzioni: “Quando il linguaggio osceno, offensivo, oltraggioso, diventa diffuso, c’è poco da scherzarci sopra”.
A cura di S. P.
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Dopo le polemiche e gli insulti al centro, in questi ultimi giorni, della politica italiana è l’Anpi, attraverso il suo presidente Carlo Smuraglia, a lanciare l’ennesimo allarme. Nel mirino dei partigiani c’è il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo: “L’ultimo insulto del parlamentare di Cinque Stelle alle parlamentari, l’ultimo, bieco, attacco di Grillo alla Boldrini, devono costituire il limite del non ritorno. Non deve essere consentito di andare più in là, né col linguaggio né con i comportamenti, altrimenti sarà la deriva e lo sfascio, non più sopportabile in un Paese civile”. Secondo Smuraglia, quando il linguaggio “osceno, offensivo, oltraggioso” diventa diffuso, non bisogna più scherzare ma bisogna reagire con lo sdegno, la ripulsa, la condanna collettiva e totale. E lo stesso – sottolinea il presidente dell’Anpi – va fatto nei confronti dei comportamenti, “quando eccedono qualsiasi limite e non trovano, né possono trovare, giustificazione alcuna”. Smuraglia ricorda anche come in passato sia stata fatta ironia sul “vaffa istituzionalizzato di Grillo”, ma come, gradualmente, si è andati oltre: “Siamo andati sempre più in là – scrive Smuraglia – quasi senza più meravigliarci della piega che prendevano le cose”. Per Smuraglia “quando l’ostruzionismo diventa di sistema, e si pensa di bloccare tutto, allora diventa inammissibile e inaccettabile”.

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