Angelino Alfano: l’enfant prodige stregato dall’imprenditore col sole in tasca
Alfano for President. In un'intervista rilasciata a La Repubblica, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha dichiarato che nel 2013 non si ricandiderà a Palazzo Chigi e che il suo successore alla guida della coalizione di centrodestra sarà Alfano. Ma chi è davvero Angelino Alfano da Agrigento? Eccone un piccolo identikit.
I PRIMI PASSI NELLA DC E IL PASSAGGIO A FI- Angelino Alfano nasce ad Agrigento il 31 ottobre del 1970. Dopo la laurea in giurisprudenza all'Università del Sacro Cuore di Milano, il giovane Alfano entra in politica tra le file della Democrazia Cristiana siciliana, divenendone il segretario provinciale del Movimento giovanile di Agrigento. A seguito di Tangentopoli e della disgregazione dei grandi partiti, in primis proprio la Dc, Alfano viene attratto da Forza Italia, il nascente partito di Berlusconi. Siamo nel 1994 e lo stesso Alfano, come ha ricordato anche recentemente, resta molto colpito dalla figura del Cavaliere, da "quell’imprenditore con il sole in tasca che annunciava la sua discesa in campo in nome della libertà".
DEPUTATO DI FORZA ITALIA DAL '96- Nel 1996 si candida alla Camera dei deputati tra le file di Forza Italia e viene eletto nel collegio di Agrigento per Deputato all'Assemblea Regionale Siciliana nella XII legislatura. Nel 2001 arrivano la rielezione a Montecitorio e l'incarico di vicepresidente del Comitato per la Legislazione. Nel 2005 Alfano diventa il coordinatore regionale di Forza Italia in Sicilia prendendo il posto di Gianfranco Miccichè. Candidato alle elezioni politiche del 2006, vinte da Romani Prodi e dal centrosinistra, per il 36enne siciliano arriva nuovamente la rielezione a Montecitorio; durante questa legislatura riveste il ruolo di componente della Commissione Bilancio di Montecitorio.
LA PROMOZIONE A GUARDASIGILLI E IL LODO ALFANO- Alfano è uno dei giovani emergenti di Forza Italia e ben presto entra nelle grazie del leader Silvio Berlusconi. Nel 2008 viene nuovamente eletto alla Camera, ma stavolta per lui c'è una poltrona importante, quella di Ministro della Giustizia. Alfano raccoglie così l'eredità di Clemente Mastella e, a 38 anni da compiere, diventa il Guardasigilli più giovane della storia repubblicana. Durante la sua attività di Ministro ha fatto molto discutere un provvedimento che prende il suo nome, il cosiddetto Lodo Alfano. La legge, approvata il 22 luglio 2008, sospende di fatto i pocedimenti giudiziari processi a carico delle 4 più alte cariche dello stato (Presidente della Repubblica, Presidente del Consiglio, Presidente della Camera dei deputati e Presidente del Senato) per l'intera durata del loro mandato. Nell'ottobre del 2009 la legge stata dichiarata incostituzionale dalla Corte Costituzionale.
VERSO LA VETTA DEL PARTITO- Alfano ormai è un pezzo grosso all'interno del Pdl e nel 2011, a seguito della disfatta nelle elezioni amministrative e al referendum, Berlusconi decide di nominarlo segretario nazionale del Pdl. Il Cavaliere vuole dare una scossa all'ambiente e il primo luglio 2011, dinnanzi al Congresso nazionale del Pdl (che si è svolto all’auditorium della conciliazione di Roma) fa eleggere Alfano segretario nazionale per acclamazione. L'8 luglio, in un'intervista a La Repubblica, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi annuncia che nel 2013 non correrà più per Palazzo Chigi: al suo posto a guidare la coalizione di centrodestra ci sarà Angelino Alfano.