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Angela Bruno contro Berlusconi: “Un nonno che mi chiede se vengo e mi guarda il culo è vergognoso”

L’impiegata di Green Power mortificata da Berlusconi è ospite di Servizio Pubblico chiede ancora le scuse all’ex premier e se la prende con Galan, che l’aveva minacciata dicendo di avere i suoi sms: “Come fa ad essere in possesso dei miei messaggi?”.
A cura di Andrea Parrella
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A Servizio Pubblico è stata ospite Angela Bruno, nome che si è sentito molto in questa campagna elettorale, per essere stata protagonista del siparietto di Berlusconi in occasione dell'incontro con la Green Power. Esibitosi in un gioco di parole di cattivo gusto si pronunciò nella famosa frase "lei viene?". La donna fu lì per li ridente e compiacente, mostrando di stare al gioco, poi sappiamo successivamente che peso mediatico abbia avuto sulla campagna elettorale e quanto abbia pesato sulla famiglia della donna, improvvisamente travolta  da una situazione che non aveva immaginato. Già due settimane fa era stata a Piazzapulita pretendendo le scuse dell'ex premier. Ecco quanto ha detto questa sera, attaccando Giancarlo Galan e, ovviamente, Silvio Berlusconi:

Sono venuta qui per difendere la correttezza e la giustizia delle cose. Sto vivendo una cosa che è veramente fuori dal mondo. E' successo qualcosa di paragonabile alle dittature del terzo mondo. Un cittadino ha provato a parlare e quest'uomo gli ha mandato contro tutto per zittirlo. I capi della mia azienda hanno dichiarato il falso a mio nome.

Poi si rivolge al gesto di Galan, durante una trasmissione televisiva, nella quale sventolò un cellulare affermando di essere in possesso di alcuni sms che avrebbero dimostrato lei avesse detto di essere onorata per essere stata su quel palco:

Mi hanno mandato il signor Galan in una trasmissione a minacciarmi. Cosa vuole questo signor Galan, come fa ad avere i miei messaggi telefonici? Mi intimava di starmene zitta. Io devo stare zitta signor Galan? Lei perché ha i miei messaggi sul suo cellulare? La persona che gli ha dato i miei messaggi potrebbe tranquillamente essere denunciata.

Giustamente Santoro le ha domandato della sua preferenza politica prima dello spiacevole accaduto ed Angela Bruno ha glissato sull'argomento, non ritenendolo importante:

Io non sono qua per parlare di politica. Non ero prevenuta nei confronti di Berlusconi. Non solo io ho chiesto dieci giorni fa alla mia azienda delle scuse e non sono arrivate, ma per di più hanno pubblicato un mio messaggio in cui mi dicevo onorata. Galan si è comportato da tirapiedi. Nel momento in cui io pago un politico io pretendo che difenda i miei diritti: come si permette questo signore di attaccarmi? Il signor Berlusconi risponde: "Sì va bene signorina, ma lei non legga più i giornali, lei era divertita". Io come donna, mi auguro che tutte le donne d'Italia si vergognino. Una persona di 30 anni viene schiacciata in dieci minuti senza alcun rispetto e questo non va bene.

Infine sulla questione degli sms, la Bruno spiega che il suo sentirsi onorata facesse riferimento all'inizio del messaggio e ad aver avuto la possibilità di essere su quel palco:

Per un commerciale vedere lui è vedere il massimo, come un bambino che vede il suo calciatore preferito. Danno e beffa insieme, perché l'azienda mi tira fuori dei messaggi nei quali io mi dico onorata, quando questa cosa la dicevo in inizio di conversazione: ma perché non la mandiamo tutta?

E infine, una Bruno a tutto campo si indigna sul gesto dell'ex premier:

Le donne non devono più subire roba di questo tipo. Vi pare che un nonno mi invita sul palco e mi chiede se vengo e mi guarda il culo sia una cosa normale? E' una vergogna, quest'uomo qua ci rovina. Signor Silvio, si prenda per una volta responsabilità nella sua vita, si scusi con me: lei è stato un pessimo esempio come uomo, come padre e come essere umano.

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