Anche Salvini vuole prorogare il blocco dei licenziamenti
La partita sul blocco dei licenziamenti ancora non è chiusa, anzi, ma Partito Democratico e Lega continuano a litigare sul tema. Ad aprire la giornata c'è un'intervista a Matteo Salvini sul Corriere della Sera, in cui il segretario del Carroccio si dice (di nuovo) disponibile a parlare con Letta della questione. In mattinata i dem insorgono, con il vicesegretario Provenzano che twitta: "Che faccia, il Pd chiede la proroga del blocco e lui si accoda, poi in Consiglio dei ministri Andrea Orlando fa passare la norma ma la Lega con la sua sottosegretaria cambia linea e dice no". Insomma, nel giorno in cui Salvini si trattiene in Portogallo e fa visita al Santuario di Fatima per "consacrare la salute e la serenità degli italiani al cuore immacolato di Maria", si torna a discutere del blocco dei licenziamenti.
Salvini ha lanciato di nuovo un messaggio a Letta, dopo che il segretario dem aveva parlato di un "rapporto franco" tra i due: "Possiamo confrontarci sulla possibilità di prorogare il blocco dei licenziamenti – ha spiegato Salvini al Corriere – Noi siamo convinti che si possa fare". Il leader della Lega dice di non temere le conseguenze che questa posizione può avere sul pensiero degli imprenditori, che rappresenta uno spicchio importante del suo elettorato: "Li sento quotidianamente, vedo Confindustria domani, chiedono solo di tornare a lavorare a parità di condizioni con le imprese straniere". E poi ha rilanciato la tassa a "tutte le multinazionali" come "Amazon e Google".
Il segretario della Lega si trova in Portogallo per portare avanti la sua idea di costituire un unico gruppo delle destre in Europa, perché altrimenti "continuano a decidere i socialisti". Per Salvini l'unione fa la forza non solo nel continente, ma anche in Italia. "Una semplificazione sarebbe efficace, ma in Parlamento nasce un gruppetto alla settimana", ha commentato riferendosi alla fondazione di Coraggio Italia. Secondo il leader della Lega ci sono molti nomi papabili come candidati del centrodestra alle amministrative, ma chiedono tempo "visto il trattamento economico e il rischio di persecuzione giudiziaria". E su Giorgia Meloni ha glissato ancora una volta: "Non è la mia avversaria, se tutto il centrodestra cresce io sono contento".