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Anche per il capo dell’Arma Luzi i figli nati in Italia da stranieri sono italiani: “Serve nuova legge”

I figli nati in Italia da genitori stranieri “sono italiani”. La pensa così Teo Luzi, comandante generale dei Carabinieri, che entra in questo modo nel dibattito sul tema della riforma della cittadinanza per gli stranieri.
A cura di Annalisa Cangemi
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A favore di una riforma della cittadinanza per gli stranieri, contro cui è schierata la destra di governo, con Meloni e Salvini pronti a fare le barricate in vista di un possibile referendum sul tema, prende posizione il comandante generale dei carabinieri, Teo Luzi.

Per lui i figli nati in Italia da genitori stranieri "sono italiani. Nelle periferie l'integrazione deve essere la regola. Non la fanno le forze di polizia. Si fa con la scuola, l'avviamento al lavoro. Bisogna favorire quanto più possibile l'integrazione", ha spiegato il comandante generale dell'Arma in un'intervista al Corriere.

"Tutti i maggiori Paesi in Europa hanno un meccanismo di integrazione e anche l'Italia deve averlo. Quale sia, lo decida la politica – aggiunge in riferimento alla legge sulla cittadinanza – Ma il meccanismo di integrazione, con equilibrio politico, va trovato: si guardi alla Germania, alla Francia, all'Inghilterra. Ma qui non c'è. Ci vuole una legge. Tocca al Parlamento sovrano".

La legge che oggi c'è, quella del 1992, che la premier Meloni definisce "un'ottima legge" secondo Luzi "non rispecchia più il cambiamento che c'è stato. Poi come debba essere la nuova, per tutelare la cultura italiana, tocca alla politica dirlo – evidenzia – La contrapposizione non porta da nessuna parte. Io personalmente sono molto aperto: occorre una normativa più moderna".

Il tema delle seconde generazioni "è emerso specie al Nord, in maniera non virulenta come in Francia: ma è una questione su cui bisogna aprire una riflessione", spiega Luzi. Infine secondo il comandante generale dell'Arma "il sentimento prevalente tra i nostri compatrioti" è "la preoccupazione. Che sfocia in tensioni, litigiosità… nei condomini, tra i banchi, sul lavoro. Nelle nostre sale operative si riversano episodi talvolta inspiegabili. Le periferie sono un vulnus nell'equilibrio sociale delle democrazie occidentali, bisogna garantire a chi ci vive la stessa qualità di vita di chi abita altrove".

Il suggerimento del generale è stato accolto positivamente dal sindaco di Milano Beppe Sala: "Ho visto una persona al di sopra di ogni sospetto dal punto di vista politico, il generale Luzi, secondo il quale serve lavorare su questo tema. Quindi, se non ci si divide, è il momento veramente di trovare una sintesi, credo sia estremamente fattibile". Sala invece non si esprime sullo Ius Italiae, proposto da Forza Italia: "Non l'ho letta ma penso che non sia difficile tecnicamente trovare una sintesi tra tutti quelli che propongono di lavorare sul tema della cittadinanza".

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