Anche l’Europa sospende i controdazi verso gli Usa, rinvio di 90 giorni: “Diamo tempo ai negoziati”

Dopo il passo indietro di Donald Trump, che ha sospeso per novanta giorni i dazi statunitensi riducendoli al 10%, anche l'Unione europea ha deciso di mettere in pausa le contro-tariffe: "Stiamo sospendendo le contromisure proposte per avere il massimo spazio di consultazione con i nostri Stati membri, con la nostra industria e negoziare con gli Stati Uniti". Lo ha confermato stamattina, dopo le indiscrezioni circolate nelle ultime ore, il portavoce della Commissione europea Olof Gill alla stampa. "Siamo pronti a concludere accordi, parliamone", ha aggiunto: "Apprezziamo il fatto che abbiano messo in pausa i cosiddetti dazi reciproci".
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dato ulteriore conferma sui social: "Abbiamo preso nota dell'annuncio del presidente Trump. Vogliamo dare una possibilità ai negoziati. Mentre finalizziamo l'adozione delle contromisure europee che hanno ricevuto un forte sostegno dai nostri Stati membri, le metteremo in pausa per novanta giorni".
Von der Leyen ha comunque sottolineato che "il lavoro preparatorio per ulteriori contromisure continua", e che "tutte le opzioni restano sul tavolo". Un avvertimento, insomma, che la ‘tregua' di novanta giorni è un buon segnale ma non significa che l'attenzione sui dazi sia passata. Anche perché Trump ha sospeso i vecchi dazi reciproci ma li ha sostituiti con tariffe del 10% per tutti. Si tratta comunque di più del doppio di quanto si pagava in precedenza per gli scambi tra Europa e Stati Uniti, per esempio.
In Italia, la vicepresidente della Camera e deputata del Pd Anna Ascani aveva detto prima dell'annuncio ad Agorà che "sarà interessante capire come useremo questi novanta giorni di pausa", se "per andare a fare la fila per baciare la pantofola al presidente americano o se per discutere in Europa, come mi auguro, e capire dove concentrare gli investimenti". E aveva aggiunto: "Usiamo questi giorni per definire una strategia europea, un piano industriale che manca sia a livello italiano che di Unione".
Il capogruppo leghista a Montecitorio, Riccardo Molinari, aveva invece attaccato l'Ue: "Il fatto che Trump abbia rinviato i dazi dimostra che l'approccio muscolare che proponeva la Commissione europea sarebbe stato fallimentare", ha dichiarato. "Noi quindi auspichiamo che l'Italia continui ad aver un rapporto bilaterale proficuo che lavori per tutelare le nostre imprese le nostre esportazioni. E soprattutto chiediamo di togliere i dazi autoimposti cioè le regole del Green deal e del Patto di stabilita'". E ancora: "Noi pensiamo invece che l'Italia dovrebbe cercare un dialogo bilaterale per tutelare i nostri prodotti e differenziare eventualmente i dazi che Trump potrebbe mettere un domani".