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Olimpiadi Parigi 2024

Anche la Santa Sede critica la cerimonia d’apertura dei Giochi di Parigi: “Offensiva verso i cristiani”

Anche la Santa Sede ha criticato la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi di Parigi, e in particolare la performance che per molti è stata vista come una parodia dell’Ultima Cena di Gesù: “Libertà di espressione, che ovviamente non è in discussione, trova il suo limite nel rispetto degli altri”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Anche la Santa Sede si è espressa, una settimana dopo la cerimonia, sulla rappresentazione del banchetto degli dei alla festa d'inaugurazione dei Giochi olimpici di Parigi.

La scena, in cui protagoniste sono state delle drag queen, è ribattezzata ‘Festività', e ha suscitato polemiche perché è stata considerata blasfema, perché è stata interpretata come una rivisitazione dell'Ultima Cena di Cristo, nella famosa rappresentazione di Leonardo da Vinci. Nonostante l'ideatore della rappresentazione, Thomas Jolly, abbia negato tutto, spiegando con chiarezza cosa davvero voleva raccontare con il banchetto, in cui compare anche Dionisio, e abbia detto che non si trattava di una parodia dell'Ultima Cena di Gesù, il Vaticano ha preso posizione, criticando le scelte artistiche.

La Santa Sede, unendosi al coro dei vescovi di tutto il mondo che hanno giudicato offensiva la performance, ha espresso tristezza e deplorazione vengono in riferimento alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi, lo scorso 26 luglio. "La Santa Sede – si legge in una nota diffusa ieri – è rimasta rattristata da alcune scene della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Parigi e non può che unirsi alle voci che si sono levate nei giorni scorsi per deplorare l'offesa arrecata a molti cristiani e credenti di altre religioni".

"In un evento prestigioso in cui tutto il mondo si unisce intorno a valori comuni – è la nota del Vaticano, come riferisce ‘Vatican News' – non dovrebbero esserci allusioni che ridicolizzano le convinzioni religiose di molte persone". In conclusione, la Santa Sede evidenzia che "la libertà di espressione, che ovviamente non è in discussione, trova il suo limite nel rispetto degli altri".

Eppure già una settimana fa Anne Descamps, direttrice esecutiva delle comunicazioni di Parigi 2024, aveva ribadito che "non c'è mai stata l'intenzione di mostrare mancanza di rispetto verso alcun gruppo religioso". In difesa della performance era intervenuto anche l'account ufficiale dei Giochi Olimpici di Parigi 2024: "L'interpretazione del dio greco Dioniso ci fa capire l'assurdità della violenza tra esseri umani".

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