Anche La Russa celebra la nascita del MSI, il Pd chiede le dimissioni sue e di Rauti
Anche Ignazio La Russa, dopo la sottosegretaria alla Difesa Isabella Rauti, celebra l'anniversario della nascita del Movimento Sociale italiano, partito di ispirazione neofascista. E subito sono scoppiate le polemiche, tra chi ha chiesto le dimissioni e chi ha ricordato al presidente del Senato che la Costituzione è nata dalla Resistenza e dall'antifascismo.
"La Russa esalta il Msi, partito neofascista e i suoi fondatori. Il Presidente del Senato della Repubblica nata dalla Resistenza non può mortificare la Costituzione antifascista. Zero senso delle istituzioni. Svilita la seconda carica dello Stato. Si dimetta", ha detto Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico. Sulla stessa linea un altro deputato dem, Stefano Vaccari: "Solo qualche giorno fa hanno giurato sulla Costituzione antifascista ed ora esaltano fondatori, nascita e storia del Msi. Isabella Rauti e Ignazio La Russa sono incompatibili con i loro ruoli di governo e istituzionali. Una deriva culturale inqualificabile. Dimissioni!".
"Celebrare fascismo e fascisti, come fanno La Russa, Rauti, è offensivo per l'Italia democratica. Loro stanno lì perché i partigiani hanno vinto contro i fascisti, contro gli Almirante e i Rauti padre. Meloni: ipocrita piangere per le leggi razziali e avallare questo schifo", ha commentato invece il senatore del Pd Walter Verini.
La Russa oggi ha pubblicato un post su Instagram in cui ha scritto: "Nel ricordo di mio padre, che fu tra i fondatori del Movimento Sociale Italiano in Sicilia e che scelse il MSI per tutta la vita, la via della partecipazione libera e democratica in difesa delle sue idee rispettose della Costituzione italiana".
Emiliano Arrigo, portavoce del presidente del Senato, ha cercato di mettere a tacere le polemiche affermando: "Mi domando se chi strumentalmente sta polemizzando contro il Presidente del Senato abbia veramente letto il suo post nel quale ricorda il padre che – testuale – ‘scelse con il Msi per tutta la vita, la via della partecipazione libera e democratica in difesa delle sue idee rispettose della Costituzione italiana'. La piena adesione del Msi alla democrazia e al Parlamento è storia e nessuno può negarla".
Anche l'Anpi, l'Associazione nazione dei partigiani italiani, ha condannato le parole di La Russa: "Il suo post è uno sfregio alle istituzioni democratiche", ha detto il presidente Gianfranco Pagliarulo. Per poi aggiungere: "Con tutto il rispetto per i suoi affetti familiari, l'onorevole La Russa non ha ancora capito che è il presidente del Senato della Repubblica antifascista e non il responsabile dell'organizzazione giovanile del Msi".
Anche la presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello, è intervenuto sulla vicenda: "Quando si ricoprono ruoli istituzionali il nostalgismo assume contemporaneamente contorni gravi e ridicoli. Non sono accettabili passi indietro, soprattutto dalla seconda carica dello Stato. La Repubblica italiana è antifascista e quando si giura sulla Costituzione lo si dovrebbe fare sapendo che non possono più esistere ambiguità o incoerenze in merito".