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Anche i notai sono in “crisi”: guadagnano sempre meno, soprattutto giovani e donne

Gli incassi di un notaio restano decisamente più alti di quelli degli altri liberi professionisti. Ma guardando agli ultimi anni, i numeri sono calati e questa ricchezza è distribuita in modo diseguale, soprattutto per i giovani che entrano nella professione e per le donne.
A cura di Luca Pons
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In una situazione economica che vede l'inflazione più alta degli ultimi decenni e le rate dei mutui salite di oltre il 60% nel giro di un anno, la categoria professionale per la quale ci si aspetta di sentir parlare di ‘crisi' non è quella dei notai. Infatti, la professione notarile è ancora nettamente più pagata rispetto alla media degli altri lavoratori dipendenti e autonomi: nel 2022 gli under 45 hanno dichiarato entrate in media per 83mila euro, contro il 37mila degli altri liberi professionisti. Ma anche in un settore benestante come questo, secondo gli ultimi dati della Cassa del notariato, stanno emergendo dei problemi.

Anni fa, nel 2010, gli atti notarili (che si usano per misurare gli introiti) erano stati 4,6 milioni. Nel 2022, sono stati 3,9 milioni. Quegli 83mila euro annuali per un under 45 erano 126mila euro nel 2006. Una perdita di poco più di un terzo delle entrate, quindi, nel giro di sedici anni. Un calo complessivo abbastanza marcato che ha avuto i suoi effetti soprattutto sui giovani e sulle donne che praticano la professione.

Per quanto riguarda i giovani, il presidente della Cassa del notariato Vincenzo Pappa Monteforte ha sottolineato che in media "per un giovane sotto i 35 anni nel primo anno di attività il repertorio (cioè le entrate, ndr) non supera i 20mila euro". Il punto più basso si è toccato ovviamente nel 2020, anno della pandemia, quando in media i giovani notai hanno incassato circa 12mila euro.

Le donne, invece, sono penalizzate a tutte le età. Per le donne under 40 la differenza di guadagno medio è di oltre 30mila euro: le notaie prendono in media 58mila euro all'anno, contro i 91mila degli uomini. La differenza è ancora più ampia nella fascia dai 50 e i 59 anni: qui i notai arrivato a quasi 129mila euro annuali, mentre le donne arrivano a poco meno di 80mila.

Pappa Monteforte è intervenuto a un incontro e ha commentato la situazione della professione, in cui i compensi restano decisamente sopra la media ma stanno facendo registrare una discesa. Per il presidente "i numeri parlano chiaro", e mostrano che la categoria professionale "sta conoscendo i fenomeni del prepensionamento e del calo delle vocazioni". Oggi gli over 55 sono quasi la metà dei notai (2.100 su 5.100) e altri 2mila hanno comunque più di quarant'anni. Il prepensionamento e il calo delle nuove nomine, per Monteforte, sono sintomi di "una sostanziale sconfitta del sistema notariato".

Non solo nel mondo dei notai c'è una "troppo diseguale ripartizione interna della ricchezza", ma il calo degli introiti per i giovani allunga anche i tempi del "payback", ovvero "il tempo necessario per ripagarsi gli studi". Complessivamente, questo periodo "anche nel notariato è vicino ai 10 anni".

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