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Elezioni politiche 2022

Amendola a Fanpage.it: “Rinegoziare il Pnrr come vuole la destra è pura follia”

“Rinegoziare il Pnrr sarebbe una follia. Abbiamo quasi 40 miliardi all’anno per investire in ambiente, lavoro, servizi pubblici. Queste riforme faranno dell’Italia un Paese più verde e più unito, soprattutto per le giovani generazioni”: lo dice il sottosegretario agli Affari europei Enzo Amendola in un’intervista con Fanpage.it.
A cura di Annalisa Girardi
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"Questa è una campagna in cui si confronteranno due idee di Italia, due idee per il futuro. Per come utilizzare i fondi europei, ma anche per come avere coesione sociale. Ad esempio, la flat tax è l'opposto del taglio delle tasse sui salari, che è quello che vogliamo noi. L'idea di energia fondata sul nero fossile è diversa dalla nostra, che è fondata invece sulla transizione. Queste due Italia si confrontano e si confrontano per il futuro del nostro Paese": lo dice Enzo Amendola, sottosegretario agli Affari europei del governo uscente e candidato con il Partito democratico alle prossime elezioni politiche, in un'intervista con Fanpage.it.

Anche la sua candidatura, come quella di altri esponenti dem, è stata inizialmente al centro delle polemiche: in principio Amendola era candidato a Napoli, ma dietro Roberto Speranza e Valeria Valente. Dopo il passo indietro di Raffaele La Regina, però, Enrico Letta gli ha proposto di correre come capolista in Basilicata: "La formazione delle liste è sempre complicata. Io ho accettato la proposta perché la Basilicata, come tutto il Mezzogiorno, ha bisogno di rilancio. Qui avremo più di 2 miliardi di fondi europei da spendere per sanità, servizi pubblici, ambiente e costruzione di lavoro per le giovani generazioni".

Amendola ha poi spiegato quali sono i tre pilastri del suo partito in queste ultime settimane di campagna elettorale: "Innanzitutto l'ambiente e come costruire posti di lavoro sulla transizione ecologica. Questo è il futuro, il futuro che abbiamo scelto come europei firmando la legge sul Green Deal. Poi il lavoro, inteso come protezione soprattuto dei lavoratori più giovani e più deboli. Per loro serve il salario minimo, poi bisogna dare un mensilità in più e tagliare le tasse sul lavoro e sulle pensioni. Infine i servizi pubblici essenziali. Ce lo ha insegnato la pandemia: la sanità non va tagliata, va resa territoriale. E poi la scuola: sono queste le cose che per noi fanno dell'Italia un Paese più orientato al futuro, ma anche più unito, più coeso".

Infine, il sottosegretario ha commentato le dichiarazioni di Matteo Salvini e Giorgia Meloni in merito alle modifiche al Pnrr: "Questa è una scelta senza senso. Lo dico con gli articoli del regolamento alla mano. Il Pnr è un contratto che abbiamo fatto con l'Europa, dove avremo molti fondi per gli investimenti, per far bene al nostro Paese: quasi 40 miliardi all'anno per investire in ambiente, lavoro, servizi pubblici. Stracciare questo contratto significa rinegoziare con la Commissione. Invece dobbiamo cercare di velocizzare, di rendere questo progetto una trasformazione concreta del nostro Paese. Rinegoziare il Pnrr sarebbe una follia". E infine: "Queste riforme faranno dell'Italia un Paese più verde e più unito, soprattutto per le giovani generazioni. Cambiare idea in questo momento sarebbe un segnale brutto per gli accordi europei".

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