Ambrosoli: “Maroni alleato di Cosentino. Ma ve le ricordate le sue promesse?”
E' agguerrito Umberto Ambrosoli, in corsa per la presidenza della Regione Lombardia, che oggi si confronta con un sondaggio dell'Ispo che lo dà in svantaggio rispetto allo sfidante Roberto Maroni.
"La Lombardia è merce di scambio da tantissimi anni, lo è su punti assolutamente importanti – afferma – C'è una santa ragione per la quale Maroni si trova ad ammettere nel suo libro che non sono stati capaci di rispettare le promesse che hanno fatto in tema di federalismo in vent'anni. E quella ragione è che hanno messo per vent'anni la Lombardia dietro alle dinamiche di potere".
Non si scappa, Ambrosoli ha detto proprio così: dinamiche di potere. Poi la zampata: "Come fa oggi Maroni ad essere in coalizione con Cosentino? Ma ve le ricordate le cose che Maroni ha promesso anche da ministro dell'Interno in tema di contrasto alla criminalità organizzata? E ci ricordiamo quello che Maroni diceva alla sua base leghista quattro settimane fa su Berlusconi?". Il riferimento più duro è al candidato Pdl Nicola Cosentino, ex sottosegretario all'Economia ed ex coordinatore del partito campano, braccio destro di Berlusconi salvato dalla richiesta di arresto con l'accusa di concorso esterno in associazione camorristica proprio dal voto della Lega. E in quell'occasione, mentre volavano stracci tra le due fazioni del Carroccio, Maroni tenne a mostrare il suo sì all'arresto.
Ma il candidato del centrosinistra ne ha anche per Gabriele Albertini, candidato della Lista Monti, che in un botta e risposta con Roberto Formigoni ha lasciato intendere retroscena poco chiari: "Io ho sempre detto che ho considerazione dal punto di vista personale per Albertini – risponde – Dia un seguito, spieghi ai cittadini lombardi cosa sa di così incredibile da poter minare la campagna elettorale del centrodestra. Altrimenti è un linguaggio politico del quale la Regione Lombardia non è degna".