Almasri, Schlein contro Nordio: “Parla da legale di un torturatore. Meloni scappa, presidente del ‘coniglio'”
"Questa è una giornata triste per la democrazia. I ministri Nordio e Piantedosi sono venuti a coprire le spalle della premier Meloni ma oggi ci doveva essere lei", ha esordito Elly Schlein, intervenendo alla Camera dopo l'informativa dei ministri Nordio e Piantedosi sul caso Almasri.
"Non è ai suoi followers sui social che deve spiegare cosa è successo ma all'Italia. Su Almasri pende un mandato di arresto internazionale e invece è stato scarcerato per poi essere fatto salire con il volo di stato e poi accolto in Libia come un eroe e questa è una cosa vergognosa. Meloni ci ha abituati alla sua incoerenza ma qui si parla della sicurezza nazionale", ha attaccato Schlein rivolgendosi direttamente al Guardasigilli: "Lei non ha parlato da ministro ma da avvocato difensore di un torturatore".
"Le domande a cui dovrete rispondere sono molto semplici", ha insistito."Perché Nordio, che era stato informato dal giorno dell'arresto, non ha risposto alle richieste del procuratore generale? La vostra inerzia ha provocato la scarcerazione. Prima ci dice che è stato liberato perché non ha fatto in tempo per tradurre delle pagine in inglese poi ha detto che le ha lette ma ha rinvenuto dei vizi. Bene ha ammesso che è stata una scelta politica", ha rimarcato. "Vi abbiamo ascoltati e quel che dite è inaccettabile", ha detto ai due ministri.
Schlein ha poi accusato Nordio di non aver rispettato la legge con cui il nostro ordinamento è stato adeguato alle previsioni dello Statuto della Corte penale internazionale (ovvero la legge 237/2021). "Il ministro deve trasmettere gli atti e non valutarli. Ha accusato noi di non aver letto le carte ma lei non ha letto la legge e l'ha violata davanti al Paese", ha attaccato. "Se erano sbagliate le accuse della Cpi, perché lo avete rimpatriato con urgenza per motivi di sicurezza? Vi siete parlati almeno prima di venire qui?", ha continuato la leader. "La verità è che vi vergognate di quello che fate, per questo mentite".
Poi l'affondo a Meloni. "Scappa e scappa, dovrebbe essere la presidente del Consiglio, è la presidente del ‘coniglio'", ha commentato. "Oggi vi nascondete dietro i cavilli e il giuridichese, ma qua non si tratta di un difesa formale, ma di una scelta politica. Allora assumetevi una responsabilità. La verità è che vi vergognate di quello che fate e per questo mentite. Qua doveva esserci Giorgia Meloni, invece vi siete limitati ad attaccare i magistrati. Un attacco frontale che è fumo negli occhi per coprire il merito della vostra scelta politica".
"La differenza tra noi e voi è che noi abbiamo rimosso immediatamente il tesoriere campano sotto inchiesta, voi avete una ministra (Daniela Santanché, rinviata a giudizio nel caso Visibilia ndr.) che non riesce a far dimettere nemmeno la presidente del Consiglio", ha affermato in merito alla polemica sollevata da Fratelli d'Italia per l'arresto per associazione a delinquere per il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina del tesoriere del Pd campano, Nicola Salvati.
Al termine dell'intervento della segretaria i deputati del Partito democratico hanno protestato per l'assenza della presidente del Consiglio sollevando dei cartelli con su scritto "Meloni dove sei?" e "Meloni patriota in fuga", prima di essere richiamati all'ordine dal presidente della Camera Lorenzo Fontana.