Alleanza Pd – M5s, Crimi stoppa Conte: “Infattibile, in Puglia e Marche abbiamo già deciso”
Come vi abbiamo raccontato, con un’intervista al Fatto Quotidiano il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte aveva esortato il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle a trovare un accordo organico in vista delle imminenti Elezioni Regionali, mettendo da parte anni di polemiche e di attacchi in ossequio al mutato quadro politico che li vede alleati al governo del Paese. Un invito che tradotto in parole povere significava trovare un accordo elettorale nelle Marche e in Puglia, Regioni in cui il duello con il centrodestra si annuncia serratissimo. Se dal Partito Democratico erano giunte parole di apprezzamento (con qualche distinguo solo dalla minoranza interna), nel Movimento 5 Stelle la reazione principale era stata di sorpresa, con la base territoriale (soprattutto in Puglia) che aveva immediatamente respinto al mittente la possibilità di appoggiare i candidati democratici.
Oggi è toccato a Vito Crimi dirimere la questione, con un’intervista al Corriere della Sera. Il capo politico del Movimento 5 Stelle, pur riservando parole dolci agli alleati di governo, chiude all’ipotesi di un’alleanza in Puglia e nelle Marche: “Non si tratta di sprecare un’occasione, perché non c’è, altrimenti l’avremmo colta al volo. Noi abbiamo il massimo rispetto del territorio. Dove abbiamo fatto opposizione fino a ieri, è difficile immaginare un percorso insieme. Lì la la questione è chiusa da tempo. Lì abbiamo fatto un’opposizione ferma e un’alleanza è infattibile”. Per Crimi non c’è infatti alcuna alleanza strutturale col PD e pur riconoscendo gli errori del passato (“Abbiamo esagerato nel definirlo il partito di Bibbiano, abbiamo esagerato nel generalizzare fatti specifici attribuendoli a tutto il Pd”), ribadisce che esistono distanze non colmabili soprattutto sui territori. E rivela: “Beppe Grillo mi ha chiesto perché Puglia e Marche no, ma gli ho spiegato perché era impossibile e non ha insistito”.
Luigi Di Maio: "Troviamo accordi dove possibile"
In parte diversa la posizione di Luigi Di Maio, che in una nota spiega: “Mancano poche ore alla presentazione delle liste e ritengo sia opportuno investire ogni energia per trovare degli accordi laddove sia possibile. L’ascolto dei territori, come ho ribadito in più occasioni, resta la priorità. Il presidente Conte a mio avviso ieri ha espresso un concetto più che legittimo, sottolineando l’importanza di ascoltare i territori, ma tutti siamo consapevoli che per governare bene l’Italia ci sia bisogno di amministratori responsabili e le elezioni comunali e regionali sono uno snodo cruciale. È un bene confrontarsi, è un bene provarci laddove le condizioni lo consentono. Lavoriamo per dare risposte agli italiani e non facciamoci tirare tirare dentro in diatribe che non ci appartengono”.