Alleanza Nazionale dona 30mila euro ai neofascisti di Acca Larentia: il regalo della fondazione vicina a Fdi
Ammonterebbe a 30mila euro il regalo elargito Alleanza Nazionale nei confronti dell'associazione neofascista Acca Larentia. Soldi utilizzati per acquistare lo storico covo dell'associazione, ex sede dell'Msi.
È qui, in uno dei luoghi simbolo del revisionismo storico, che ogni anno, il 7 gennaio, migliaia di fascisti e simpatizzanti si riuniscono per celebrare il rito del ‘presente' in onore dei tre militanti missini rimasti uccisi nel 1978. Secondo quanto scoperto dal quotidiano Domani, l'immobile – 50 metri quadri – è stato comprato all'Inail dall'associazione Acca Larentia lo scorso anno per un valore di 70mila euro.
Una parte di questa somma, poco meno della metà, sarebbe stata finanziata dalla Fondazione Alleanza Nazionale, considerata la ‘cassaforte' di Fratelli d'Italia. Nel rogito di acquisto del bilocale visionato dagli autori della notizia, si leggerebbe che 30mila euro provengono da una donazione inviata proprio dalla fondazione vicina al partito di Giorgia Meloni.
Unica proprietaria dell'immobile risulterebbe comunque, l'associazione neofascista che ha beneficiato della somma in denaro. Dell'elargizione, però, non c'è traccia nel bilancio di An relativo al 2023. Così pure nel rendiconto e nelle relazioni sulla gestione della fondazione. La spesa potrebbe però essere stata ricompresa all'interno di altre voci di bilancio, ma al momento non è dato saperlo. I responsabili della fondazione, infatti, contattati dai giornalisti per un commento hanno preferito non rispondere.
Tra i membri del Consiglio d'amministrazione della cassaforte meloniana, figurano volti noti del partito della premier, a partire dalla sorella, Arianna Meloni, responsabile della segreteria politica di Fdi. Ma ancora, il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, i senatori Roberto Menia e Antonio Iannone. Nella lista dei componenti ci sono anche il giornalista Italo Bocchino e il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri.
Presidente dell’associazione neofascista invece, è Giovanni Feola, referente italiano del Fronte europeo per la Siria, un'organizzazione a cui partecipano esponenti di Casapound, tra cui il capo Gianluca Iannone, insieme ad altri gruppi dell'estrema destra europea.
Come detto, dalla fondazione ancora non è arrivata alcuna smentita. Tuttavia, se la faccenda della donazione dovesse trovare ulteriore conferma, quanto scoperto complicherebbe ancora una volta – specie dopo l'inchiesta di Fanpage sui giovani di Fdi – i tentativi di Meloni e del suo entourage di dimostrare di aver fatto i conti con un certo passato.