video suggerito
video suggerito

Alle regionali in Friuli-Venezia Giulia la Lega batte FdI, ma non è merito di Salvini: l’analisi del voto

In Friuli-Venezia Giulia la Lega puntava a restare il primo partito, contenendo Fratelli d’Italia che alle elezioni politiche aveva spopolato. Ce l’ha fatta grazie alla popolarità di Fedriga e al radicamento sul territorio. L’analisi per Fanpage.it del sondaggista di Bidimedia Lorenzo Regiroli.
A cura di Luca Pons
44 CONDIVISIONI
Immagine

Il Friuli-Venezia Giulia ha svolto le sue elezioni regionali tra domenica 2 e lunedì 3 aprile 2023. Come era ampiamente pronosticato, il presidente leghista Massimiliano Fedriga è stato rieletto con consensi altissimi, superando il 64% dei voti.

Tra le forze del centrodestra, la Lega – partito storicamente legato al territorio che alle scorse regionali del 2018 aveva ottenuto più del 34% – aveva soprattutto un obiettivo: superare la lista di Fratelli d'Italia e riconfermarsi il primo partito nella Regione. Ce l'ha fatta per un soffio, ottenendo il 19% contro il 18% di FdI. Lorenzo Regiroli, sondaggista di Bidimedia, ha spiegato a Fanpage.it perché il merito di questa vittoria è soprattutto del presidente Fedriga, e non tanto dei leader nazionali.

Rispetto alle elezioni politiche, la Lega ha recuperato molto e Fratelli d'Italia, al contrario, ha perso voti. È un segnale per gli equilibri a livello nazionale?

È difficile dirlo, in elezioni del genere ci sono differenze rispetto a quelle politiche. Qui, poi, il Friuli-Venezia Giulia votava da solo e il voto ha suscitato pochissimo interesse a livello nazionale.  Certo non credo che in Fratelli d'Italia siano contenti di essere la terza lista.

Il successo leghista quindi come si spiega?

La Lega si è avvantaggiata di due fattori: esprimeva un candidato presidente molto apprezzato ed è molto radicata sul territorio. Il boom della lista Fedriga a questi livelli era abbastanza inatteso, e al contempo la Lega in sé ha tenuto. È un risultato rassicurante per loro, mostra che per adesso il partito non è più in crollo come nei mesi scorsi. La Lega ha mostrato che tiene i suoi elettori sul territorio, li porta a votare, non votano altro.

Peraltro la Lega ha anche deciso di togliere il nome di Salvini dal simbolo elettorale e metterci quello di Fedriga. Si può dire che il risultato è dovuto soprattutto alla figura del presidente?

La vittoria è del centrodestra, come previsto, ma il dato così alto è di Fedriga, sicuramente. Non tanto delle dinamiche nazionali.

Immagine

È uno dei successi più ampi nelle elezioni regionali degli ultimi anni, fa ripensare a quando Zaia ottenne più del 76% in Veneto nel 2020.

Questo è uno dei punti di forza che ha ancora la Lega: una classe dirigente locale che spesso è apprezzata dagli elettori sul territorio. Fedriga, che peraltro è una creatura proprio di Zaia dal punto di vista politico, ha avuto un consenso personale fortissimo. Incrociando i flussi di voti, emerge chiaramente: la sua lista ha pescato ovunque, tra i meno politicizzati, tra i centristi liberali, qualcuno persino nel centrosinistra. È stato un voto di opinione per lui. È chiaro anche guardando alle comunali di Udine.

Cosa è successo?

Lì Fedriga ha preso "solo" il 55%, dato che è un Comune che per essere nel Friuli è più spostato a sinistra. Ma il candidato sindaco di centrodestra, che tra l'altro era anche il sindaco uscente quindi con una certa forza sul territorio, è stato quasi 10 punti sotto. Si vede l'effetto del candidato: una decina di punti, non sono pochi.

Quanto ha pesato la differenza tra province nel voto?

Il Friuli-Venezia Giulia è particolare perché unisce due regioni (sarebbero anche di più, ma semplifichiamo): il Friuli e la Venezia Giulia. Il Friuli, soprattutto nelle province profonde di Udine e Pordenone, è molto assimilabile al Veneto in termini politici. Era così già nella prima Repubblica. Il centrosinistra invece è più forte tradizionalmente nella Venezia Giulia, quindi Gorizia e Trieste. Per di più, il centrosinistra era alleato anche con la lista della minoranza slovena, e questo in provincia di Gorizia ha aiutato.

Immagine
Immagine

Nell'opposizione, il Pd non ha visto un "effetto Schlein".

No, e non capisco quelli che si aspettavano un effetto Schlein. Quello è prettamente nazionale, questa è un'elezione assolutamente locale. Quello che si porta a casa il Pd è che resta sempre l'unico vero partito di opposizione. Gli altri, come già successo anche in Lazio e Lombardia, hanno fatto un flop notevole. Sia dentro che fuori la coalizione.

È una conferma che la girandola di coalizioni tra Pd, M5s e Terzo polo importa poco, almeno a livello locale?

Sembra non cambiare niente. Gli elettori non badano tanto a queste questioni di politichese. I 5 stelle sono andati malissimo a livello di lista, in coalizione con il Pd, e alle comunali di Udine dove andavano da soli sono andati comunque malissimo. Il Terzo polo di Azione e Italia viva, che andava da solo, ha fatto un flop inatteso uscendo anche dal Consiglio regionale, e a Udine dove era alleato con il centrosinistra è comunque andato malissimo. I risultati non sono molto correlati allo stare o no con il Pd. Contano altre questioni, come lo scarso radicamento sul territorio (un problema di vecchia data per il M5s) e una candidatura poco consistente per il Terzo polo, soprattutto perché l'unica opposizione vista come credibile era quella del Pd.

Il Terzo polo è stato superato anche dalla lista Insieme liberi e dalla sua candidata, Giorgia Tripoli, che sostiene posizioni no vax.

Sì, questo partito di no vax e altri si prevedeva potesse andare bene perché sono movimenti molto forti in Friuli, come succede in Alto Adige. Per cui ce lo si poteva aspettare. La candidata ha superato il 4,6% mentre la lista si è fermata subito sotto la soglia di sbarramento, al 3,98%. Leggevo anche che hanno annunciato di voler chiedere un riconteggio, perché sono fuori dal Consiglio per una manciata di voti, ma difficilmente in realtà i riconteggi cambiano qualcosa.

44 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views