Alle primarie del Pd il 22% dei votanti aveva scelto il M5s alle elezioni politiche
Elly Schlein, 37 anni, ha vinto le primarie del Partito Democratico, che si sono tenute domenica 26 febbraio, ottenendo il 53,75% delle preferenze, contro il 46,25% del suo avversario Stefano Bonaccini. In questo modo è diventata la prima segretaria donna dei dem, e la più giovane di sempre (prima di lei Matteo Renzi aveva preso le redini del Pd all'età di 38 anni). Ma da dove arrivano questi voti?
Un sondaggio realizzato da Noto Sondaggi per Porta a Porta ha registrato che soltanto la metà di chi è andato a votare la scorsa domenica aveva votato Pd alle recenti elezioni politiche, mentre il 22% dei votanti ai gazebo nella tornata elettorale di settembre aveva scelto il M5s. Insomma, questo dato sembrerebbe confermare il sospetto di molti, e cioè che il successo di Schlein sia stato agevolato anche dal soccorso pentastellato.
In occasione delle primarie, il 13% degli elettori del M5S ha espresso un voto a favore della Schlein, mentre solo il 2% ha indicato Bonaccini. Inoltre sembrerebbe che Schlein sia riuscita a portare ai gazebo molti elettori che alle politiche si erano astenuti: dal campione di Noto si evince che anche il 22% di chi si era astenuto alle ultime elezioni politiche ha votato per la deputata dem in queste primarie.
Con la vittoria di Schlein il Pd si riprende: vola al 19,5%
Porta a Porta ha anche diffuso il sondaggio, realizzato da Noto Sondaggi, sulle intenzioni di voto a livello nazionale. La rilevazione effettuata da Noto dopo la vittoria di Elly Schlein mostra un innalzamento della percentuale del Pd, dal 16,5%, che avevano i democratici prima delle primarie, al 19,5% di oggi.
Per il campione di Noto, Fratelli d’Italia oggi si conferma primo partito italiano con il 28,5% (percentuale stabile rispetto alle intenzioni di voto precedenti alle primarie del Pd). Al secondo posto si piazza il Pd, che guadagna tre punti, arrivando appunto al 19,5%. Scende in terza posizione il M5S con una percentuale del 16%, perdendo due punti e mezzo.
Troviamo poi la Lega stabile al 10%, seguita da Azione-Italia Viva all’8% (+0,5). Forza Italia guadagna mezzo punto, arrivando al 7,5%, mentre ottengono l’1,5% Noi Moderati (stabile), Verdi-Sinistra (-1,5) e Più Europa (-0,5).
Per quanto riguarda le coalizioni, il centrodestra (FdI-Lega-FI-Noi Moderati) raggiunge il 47,5% (+0,5), mentre il centrosinistra (Pd-Verdi-Sinistra-+Europa) si ferma al 22,5% (+1).