Alle primarie del Partito democratico ha votato oltre 1 milione di persone: l’affluenza definitiva
Alle primarie del Partito democratico hanno votato in oltre un milione. Secondo il dato definitivo sull'affluenza, si sono recate alle urne 1.098.623 persone. La vincitrice delle primarie e nuova segretaria del Pd, Elly Schlein, nel suo primo discorso dopo la comunicazione dei risultati si è detta contenta dell'alta partecipazione democratica, sottolineando che però l'astensionismo sia sempre da combattere. "La comunità democratica è l'unica che dopo la sconfitta di settembre ha scelto di mettersi in discussione aprendo questo processo di partecipazione. Un ringraziamento a tutti gli iscritti, ai volontari che ci hanno permesso di esercitare il nostro diritto di voto", ha detto.
Il milione di elettori era la soglia psicologica che il Partito democratico si era prefissato di voler raggiungere. Visto l'astensionismo alle ultime tornate elettorali, infatti, c'era la preoccupazione di non riuscire a raggiungere questa quota, confermando la disaffezione dell'elettorato per un partito che, inoltre, è uscito dalle ultime politiche con un risultato deludente.
Il dato sull'affluenza alle primarie è diminuito nel corso degli anni. Nel 2007, quando vinse Walter Veltroni, avevano votato in 3,6 milioni. Due anni dopo, nel 2009, erano già scesi a 3,1 milioni. In quell'occasione era stato eletto segretario Pier Luigi Bersani. All'appuntamento successivo, nel 2013, aveva vinto Matteo Renzi e in totale si erano recati a votare per le primarie 2,8 milioni di elettori.
Quattro anni dopo, nel 2017, erano un milione in meno. Quell'anno era stato riconfermato Renzi, ma a votare per le primarie si erano recate 1,8 milioni di persone. All'ultima tornata elettorale per le primarie, nel 2019, il numero di elettori era sceso ulteriormente, a 1,6 milioni. In quell'anno aveva vinto Nicola Zingaretti.
Anche le percentuali di vittoria erano variate molto di anno in anno. Nel 2007 Veltroni aveva vinto con il 76%. Bersani aveva vinto con il 53% nel 2009. Renzi era stato eletto segretario prima con il 68% e poi con il 69%. Zingaretti, infine, si era imposto con il 66%.