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Allattamento libero in pubblico senza divieti: in arrivo la direttiva del ministro Madia

In relazione alla polemica scoppiata in seguito alla diffusione della notizia della giovane mamma cacciata da un ufficio postale di Biella perché allattava il proprio figlio, il ministro Marianna Madia ha annunciato che a breve verrà emanata una direttiva ad hoc per permettere alle mamme di poter allattare ovunque.
A cura di C. M.
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L'allattamento non potrà essere vietato in alcun ufficio pubblico. La proposta viene dal ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia, che in seguito alla diffusione della notizia relativa alla mamma piemontese cacciata da un ufficio di Poste Italiane perché allattava il suo bambino di 3 mesi, ha twittato parole chiare per condannare l'atteggiamento del dirigente delle Poste di Biella, dov'è accaduto il fatto lo scorso 27 gennaio. "In alcun luogo dovrebbe essere vietato l'allattamento. Subito una direttiva per tutta la PA", ha specificato su Twitter il ministro Madia, annunciando in questo modo l'approvazione di una direttiva ad hoc valida per tutta la Pubblica amministrazione italiana. Secondo quanto raccontato dalla mamma protagonista della disavventura, lo scorso venerdì 27 gennaio sarebbe stata cacciata dall'ufficio postale di Biella perché avrebbe chiesto di allattare il piccolo Elia, di tre mesi. Alla richiesta, la dipendente allo sportello si sarebbe rivolta alla direttrice dell'ufficio, come racconta la giovane Francesca: "La signora allo sportello è andata nel retro dell’ufficio e ha chiamato la direttrice, che mi ha detto che non era il posto per noi. Che non avevano un posto dedicato ai bambini. Ma soprattutto che l’ufficio non era un bar e che non potevo cambiare il mio bambino in mezzo ai clienti".

"Prima mi ha detto che loro hanno anche l'obbligo di far mettere museruole ai cani e che non possono far appoggiare da nessuna parte, nemmeno alle persone anziane, il bastone se no incorrono in multe anche da 1.700 euro. Non riuscivo a capire bene il paragone. Ma a sconvolgermi è stato il fatto che mi ha detto che è vietato allattare al seno e che invece si può solo col biberon", ha proseguito la giovane mamma. Il caso ha destato scalpore in tutta Italia e numerosi sono stati i messaggi di solidarietà ricevuti da Francesca a seguito della sua denuncia su Facebook, tra cui proprio quello del ministro Madia.

Poste italiane in seguito ha diffuso una nota stampa sostenendo che "la mamma ha allattato nella sala principale dell'ufficio postale e il personale si è reso disponibile a trovare la migliore soluzione affinché potesse prendersi cura del bambino con la dovuta privacy – mentre – per quanto riguarda l'accesso ai servizi igienici disponibili per i dipendenti dietro ai banconi dell'accoglienza clienti, non è possibile accedere per il pubblico per evidenti ragioni di sicurezza".

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