Allarme dei Comuni: “Senza risorse non possiamo pagare gli stipendi dei dipendenti”
Mentre in Parlamento sta per approdare una legge di stabilità "voluminosa e controversa", resta aperta una questione di enorme rilevanza per la situazione finanziaria degli enti locali. A lanciare l'allarme è infatti l'anci, con il presidente Piero Fassino che, nel presentare le richieste dei Comuni italiani in vista dell'avvio dell'esame parlamentare e della votazione degli emendamenti della legge di Stabilità, ricorda: "Abbiamo superato la metà di novembre, la seconda rata dell'Imu avrebbe dovuto essere erogata ai Comuni entro ottobre chiediamo che sia garantito ai Comuni il gettito dell'Imu 2013, seconda rata, al più presto altrimenti i Comuni si troveranno nell'impossibilità di onorare i propri impegni sia nei confronti dei fornitori che nei confronti dei dipendenti".
Insomma, prima di andare incontro ad una vera e propria emergenza insolvenza, il Governo può e deve intervenire. E la direzione è quella suggerita dall'Anci, che evidenzia una serie di punti di intervento: dalla modifica della norma sul riequilibrio finanziario delle partecipate, passando per la questione dell'allentamento del patto di stabilità, le cui risorse non "devono avere destinazioni prestabilite, fatta salva quella degli investimenti perché 8000 comuni italiani hanno ciascuno esigenze e priorità diverse". Anche la service tax avrebbe bisogno di una rimodulazione, dal momento che " nella sua componente patrimoniale, l'aliquota massima del 2,5 per mille sulle prime case, rispetto a una media del 5 per mille, non viene compensata dall'aumento dell'uno per mille sulle seconde case".