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Alla Geo Barents assegnati due porti: sbarcherà alcuni migranti a Carrara, altri a Livorno

Le autorità italiane hanno assegnato due porti di sbarco alla Geo Barents. “Entrambi si trovano a una distanza considerevole dalla zona dei soccorsi. Non ci è stata fornita alcuna spiegazione sulla scelta di far scendere le persone in due porti differenti”, ha commentato la Ong.
A cura di Annalisa Girardi
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Doppio porto di sbarco per la Geo Barents, la nave umanitaria di Medici Senza Frontiere che ha soccorso oltre trecento persone nel Mediterraneo. Le autorità italiane hanno infatti assegnato sia Marina di Carrara che Livorno: nella primo porto verranno fatti sbarcare circa 200 naufraghi, mentre i restanti scenderanno nel secondo. Entrambi si trovano lontanissimi dal Mediterraneo centrale, dove sono stati soccorsi i migranti.

In totale i sopravvissuti a bordo sono 346, soccorsi in 12 diverse operazioni di salvataggio. "Oggi le autorità italiane hanno chiesto alla nave di ricerca e soccorso Geo Barents di Medici senza frontiere di sbarcare i 346 sopravvissuti a bordo, salvati in 12 salvataggi consecutivi durante lo scorso fine settimana, in due porti diversi, Marina di Carrara e Livorno. Entrambi i porti si trovano a una distanza considerevole dalla zona dei soccorsi. Non ci è stata fornita alcuna spiegazione sulla scelta di far scendere le persone in due porti differenti", ha fatto sapere la Ong.

Che poi ha precisato come la decisione sia arrivata "un giorno dopo la richiesta di sbarcare 116 persone a Lampedusa". In totale, quindi, sono tre i porti di sbarco assegnati: "Msf ha tentato di far rivedere queste richieste, mettendo al primo posto l'interesse dei sopravvissuti a bordo. Abbiamo espresso la nostra preoccupazione sull'impatto che questa ulteriore attesa e i successivi spostamenti avranno sul benessere mentale e fisico dei superstiti. Tra loro ci sono molte persone che hanno immediato bisogno di assistenza medica e psicologica, accessibile solo a terra", ha proseguito la Ong.

Per poi concludere: "Stiamo facendo del nostro meglio per collaborare con le autorità e garantire soccorsi rapidi ed efficaci. Le autorità italiane sono state coinvolte in 11 dei 12 salvataggi effettuati, sia coordinando le operazioni di soccorso sia richiedendo alla Geo Barents di condurle. Tuttavia, non troviamo alcuna motivazione ragionevole per mandare la Geo Barents da un porto all'altro con i sopravvissuti a bordo. Questo non fa altro che aumentare i giorni di navigazione, il tempo trascorso a bordo dai superstiti e diminuisce le possibilità di essere in mare per fornire soccorso quando necessario".

Anche la Regione Toscana ha criticato la scelta di fornire due porti differenti. La nave dovrebbe arrivare il 19 luglio a Marina di Carrara e il 20 luglio a Livorno. Le assessore alla Protezione civile e al Sociale, rispettivamente Monia Monni e Serena Spinelli, hanno sottolineato che "dividere in due porti lo sbarco rende il viaggio di oltre mille chilometri ancora più disumano e ci impone di predisporre il nostro sistema di protezione civile solo nel porto di Carrara, rendendo estremamente difficile garantire un'adeguata accoglienza nel porto di Livorno".

Per questa ragione è stato richiesto che tutte le persone fragili, i minori e le donne scendano a Marina di Carrara: "Quello che il governo non vuole capire è che le persone non scendono dalla nave, salgono sui pullman e tutto finisce lì. Quando le persone scendono dopo mesi di tribolazioni e giorni di navigazione, in condizioni estreme, devono essere curate e assistite", prosegue la nota delle assessore. Che poi conclude: "Con senso di responsabilità e umanità accoglieremo ancora una volta le centinaia di persone attese sulle nostre coste continuando ad opporci a scelte che ci sembrano disumane, come quella recente di montare tende per ospitare i migranti, con temperature che sfiorano i 40 gradi, una scelta recentemente sventata solo grazie alla collaborazione del sistema associativo e alla sensibilità degli enti locali".

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