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Alla Buvette i deputati non saldano il conto: in arrivo i “controllori dello scontrino”

Per fretta o per distrazione, chissà. Fatto sta che alla Buvette della Camera i senatori sembra siano un po’ restii a pagare le consumazioni. Per ovviare al problema, la ditta appaltatrice ha pensato di creare una task force di “controllori dello scontrino” per combattere i “furbetti dello scontrino”.
A cura di Charlotte Matteini
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I "furbetti dello scontrino" potremmo ribattezzarli. Secondo quanto racconta il Corriere, alla Buvette della Camera pare che i conti non siano esattamente in ordine da qualche tempo a questa parte. Le cause sono attualmente ignote, fatto sta che spesso e volentieri sembra che gli onorevoli di casa a Montecitorio si scordino di pagare le colazioni e pranzi vari che consumano. Per fretta o per distrazione, chissà. La Compass Group – l'azienda che ha in gestione l'appalto della mensa della Camera – analizzando i conti ha scoperto notevoli ammanchi ed è dovuta correre ai ripari.

Secondo le analisi compiute dall'azienda, infatti, sembra che il "buco" sia pari al 30%, ovvero dall'analisi dei bilanci della Camera, da un anno all'altro si è registrato un drastico calo delle entrate pari a un terzo del totale, una flessione dipesa molto probabilmente dalle varie dimenticanze degli onorevoli, sostengono gli analisti contabili. E non sembra essere una novità, a quanto pare: già lo scorso anno si parlò infatti di un nutrito gruppo composto da circa 34 ex deputati che avrebbe dimenticato di saldare alla Buvette un conto da circa 20.000 euro accumulato nell'ultima legislatura: la cifra si aggirava tra i 300 e gli 800 euro a onorevole "moroso". Non esattamente cifre da capogiro, soprattutto se parametrate agli stipendi dei parlamentari, ma comunque abbastanza alte da notarsi nei bilanci.

Una soluzione pare sia stata trovata, però: la ditta starebbe infatti pensando di avvalersi dell'aiuto di una task force di "controllori dello scontrino" ad hoc, ovvero della collaborazione di alcuni ex dipendenti di Montecitorio i quali dovranno controllare che i deputati saldino tutto il dovuto a ogni consumazione e che si muniscano di regolare scontrino prima di ordinare caffè o pietanze varie. Vita difficile per i "furbetti" della Buvette?

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