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Alfonso Papa si ribella a Berlusconi: “Non ritiro la mia candidatura”

Il parlamentare PdL finito in carcere per la P4 contro le decisioni dell’ex premier sul passo indietro nella ricandidatura.
A cura di Redazione
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"Non intendo ritirare la mia candidatura": così Alfonso Papa, deputato campano del PdL, già finito in galera per 101 giorni a seguito dell'inchiesta P4, la cui ordinanza però fu successivamente annullata, dichiara guerra a Silvio Berlusconi che oggi a Sky aveva fatto cenno alla possibilità di un ritiro della candidatura (insieme a quella di Milanese, Dell'Utri, Scajola e all'ipotesi di un passo indietro per Nicola Cosentino). "Com'e' noto al presidente Berlusconi – scrive Papa in una nota – la mia ferma volontà di portare avanti la battaglia per un sistema carcerario rispettoso della dignità umana e per una riforma organica della giustizia nasce dalla mia esperienza e dal desiderio di dare voce ai troppi che soffrono. Mi era stato chiesto di proseguire nel mio lavoro e così ho fatto". "Se Berlusconi intenderà far prevalere una linea giustizialista – conclude – io ne prenderò atto. Mi sembra però inderogabile la necessità che sia Silvio Berlusconi e solo lui ad assumersi una tale responsabilità di tipo politico, culturale e storico".

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