Alfonso Papa: Sì all’arresto nonostante l’astensione della Lega. Il Pdl lascia l’Aula
Via libera della Camera all'arresto di Alfonso Papa, ex magistrato e deputato del Pdl coinvolto nello scandalo P4. La Giunta per le autorizzazioni ha deciso infatti di dire "sì" alla proposta presentata dal relatore dell'Idv Federico Palomba in accordo alle opposizioni, dopo che la maggioranza ha ritirato la sua. Nonostante i continui rinvii dei giorni scorsi, oggi, termine ultimo per portare il parere sul caso in Aula, è arrivata dunque la decisione.
Ma a bene vedere la misura nei confronti di Papa ha rischiato di saltare anche oggi, dopo che il relatore Francesco Paolo Sisto (PDl) aveva chiesto un nuovo rinvio del voto per questioni procedurali. Ai voti, su decisione dell presidente della Giunta Pierluigi Castagnetti, è finita dunque la proposta in senso contrario di Palomba. "È stata una pagina nera della democrazia parlamentare – commenta Sisto – è stato violato l'art.18 del regolamento. Io ho formulato una documentata e regolare proposta per dire che non si sarebbe potuto concludere il lavoro in giunta, ma sarebbe stato meglio demandare all'Aula la soluzione della vicenda, a causa della nuova documentazione di 15mila pagine depositata due giorni fa da Papa". Si difende Castagnetti: "Non ho fatto forzature. Ho rispettato il regolamento, il mio compito è portare in Aula una proposta e non potevo non svolgere questo compito!".
A quel punto il resto della maggioranza (7 Pdl, 1 responsabile e 1 del Misto) ha deciso di abbandonare i lavori per protesta. In giunta è rimasta così l'opposizione che, compatta, ha deciso per l'arresto con i propri nove votanti (Pd, Idv, Fli e Udc). Determinante era la posizione della Lega. Dopo che ieri Umberto Bossi aveva chiarito la proprio posizione, dichiarando: "Su Papa penso voteremo sì all'arresto", i due esponenti del Carroccio si sono in realtà astenuti, pur precisando: "L'astensione di oggi non è preclusiva, in aula mercoledì voteremo come ci ha indicato Bossi". Mercoledì si voterà alla Camera il parere oggi espresso dalla Giunta.
"La Lega oggi ha di fatto smentito il proprio leader Umberto Bossi. E si è trincerata dietro una astensione motivata da cavilli procedurali, per non uscire allo scoperto", ha affermato Donatella Ferranti (Pd).