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Alfano sfida Renzi sul Jobs Act: “È fermo al ‘900, da noi proposta più moderna”

Il vicepremier passa al contrattacco: “Il Pd abbia più coraggio, non ci proponga ricette vecchie”.
A cura di Redazione
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Non si è fatta attendere la replica di Angelino Alfano alle tante stoccate contenute nell'ultima intervista del sindaco di Firenze Matteo Renzi. Così, dal seminario del Nuovo Centrodestra a Savelletri, in provincia di Brindisi, il ministro dell'Interno è sceso nel merito delle proposte lanciate dal segretario del Pd, non nascondendo la sua delusione per idee che giudica "timide" ed ancorate al passato. "Il Partito democratico deve avere coraggio. Chiediamo al Pd di non proporci idee e regole da Novecento, perché la prima eco della proposta Jobs Act ci sembra molto somigliante a proposte del passato", così Alfano smonta il piano per il lavoro del segretario democratico e spiega: "Il nostro testo è pronto e la prossima settimana lo offriremo al premier al quale ribadiremo che il sostegno al governo è legato alla stipula di un contratto che possa fare il bene dell'Italia".

Nello specifico si tratterà di una proposta articolata in 10 punti ed affidata alle cure dell'ex ministro Sacconi: si partirà dalla riproposizione della semplificazione burocratica per arrivare poi ad un "superamento dell'articolo 18" e ad una robusta detassazione sul lavoro per aumentare produttività ed investimenti. Nei prossimi giorni, dunque, i dettagli della controproposta firmata Ncd: per ora la sola certezza è nella distanza fra le due formazioni politiche.

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