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Alfano: se ritorna Berlusconi, primarie Pdl inutili

Dopo le dichiarazioni di Berlusconi è scompiglio nel Pdl dove erano impegnati a preparare le primarie del 16 dicembre. La maggior parte dei candidati appare deluso, ma c’è anche chi insiste a voler le primarie anche con Berlusconi in campo.
A cura di Antonio Palma
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Alfano: se ritorna Berlusconi, primarie Pdl inutili

Le nuove affermazioni di Berlusconi ieri a Milanello su un suo possibile ritorno in campo come prevedibile mettono di nuovo scompiglio  tra le fila del Pdl dove ormai ci si apprestava a dare il via alle primarie per la leadership del partito alle prossime elezioni politiche. La risposta più attesa era quella del segretario Angelino Alfano che non si è fatta attendere, "le dichiarazioni del presidente Berlusconi pongono sotto una nuova luce le primarie" ha dichiarato l'ex Ministro, che un po' deluso dalla nuova uscita di Berlusconi ha proseguito "se davvero dovesse tornare in campo come ha annunciato, mi chiedo il significato di queste primarie, che hanno senso solo se non si candida, altrimenti occorre ripensare tutto". "Le primarie le abbiamo immaginate come un motivo di rilancio del Popolo della libertà, pensando e sperando che fosse una gara delle idee attraverso la quale recuperare la fiducia di tanti elettori che ci avevano votato" ha detto Alfano, ma ora con il ritorno di Berlusconi, che ha imputato il calo di consensi del Pdl proprio al suo addio, si fa marcia indietro e si segue di nuovo il capo.

Meloni: tornare indietro è un errore drammatico –  Stessa delusione ma con prospettiva diversa quella espressa dagli altri candidati alle primarie del Pdl. Per l'ex Ministro Girogia Meloni ad esempio alle primarie non si rinuncia perché "deliberate all'unanimità dall'ufficio di presidenza del Pdl" e anche perché "se diciamo ancora una volta abbiamo scherzato facciamo un errore drammatico". La principale sfidante di Alfano è decisa "le primarie si devono fare in ogni caso, anche se Berlusconi dovesse candidarsi, penso che sarebbe più bello per lui essere designato non dal partito, ma dagli italiani". Stesso punto di vista di un altro candidato, Alessandro Catteneo, che ha ribadito "anche se Berlusconi si tira fuori, noi dobbiamo andare avanti con le primarie perché in questo momento occorre tenere la barra dritta e pretendere che le primarie siano semplici e credibili". Più moderato il commento dell'ex sottosegretario  Guido Crosetto anche lui candidato alle primarie Pdl: "Ho chiesto di sospendere il tema e di riflettere perché ciò che sta accadendo oggi deve essere affrontato senza lasciar passare tempo inutile". A questo punto resta tutto da chiarire che fine faranno le firme raccolte in queste settimane e che dovrebbero ufficializzate le candidature per le primarie del Pdl.

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