Alfano: “Se i prefetti non sono in grado di gestire l’accoglienza migranti li sostituiamo”
"Se il tema dell'immigrazione diventa uno scontro politico, la battaglia deve rimanere nell'ambito politico. Invece alla fine a rimetterci siamo noi”. Con queste parole Claudio Palomba, del sindacato dei prefetti, aveva riaperto la polemica sull’accoglienza dei migranti e sulle eventuali responsabilità dei prefetti nelle lacune e nelle disfunzioni che si registrano in questa settimana. A provocare la reazione dei prefetti sono state sia le accuse rivolte da Sindaci ed esponenti politici che fanno riferimento alla minoranza parlamentare, sia la decisione del Governo di rimuovere il prefetto di Treviso dopo la figuraccia (della politica, nel suo complesso) dei cento migranti trasferiti da Quinto.
A ribadire però che le decisioni spettano in ultima istanza al Governo ci ha pensato il ministro dell’Interno Angelino Alfano, a margine della presentazione del piano servizi per l'esodo estivo 2015. Il titolare del Viminale, nel ribadire la sua vicinanza ai funzionari statali e nell’esprimere loro solidarietà rispetto ad insulti ed accuse prive di fondamento, ha chiarito: “L'immigrazione è un tema molto complicato e noi abbiamo grande fiducia nei prefetti. Poi se singolarmente c'è qualcuno che si spaventa davanti alle polemiche, non ha le spalle larghe per reggere l'urto di questa difficoltà, non ha l'abilità di organizzare in modo manageriale il sistema dell'accoglienza lo dica chiaramente, faccia un passo indietro oppure ce ne accorgiamo noi e lo sostituiamo”. Insomma, il Governo continua a chiedere ai prefetti di non farsi condizionare e portare a compimento i piani concordati.