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Alfano replica: “Non accettiamo ingerenze da Letta, Berlusconi è ancora il nostro leader”

Non si è fatta attendere la replica del vicepremier Alfano dopo le dichiarazioni di Letta che aveva parlato di “fine di un ventennio”: “Non accettiamo ingerenze da Letta o Epifani”.
A cura di Redazione
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"Non saranno i nostri avversari a determinare la chiusura del ciclo politico di Berlusconi in quanto il popolo, ancora oggi, individua in lui il leader di un grande partito e il leader di una coalizione che può ancora vincere". Con queste parole, suggellate da un perentorio "non accettiamo ingerenze da Letta o da Epifani", il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha replicato a stretto giro di boa al Presidente del Consiglio. Letta infatti, a margine della sua intervista era stato piuttosto chiaro, azzardando una lettura politica perentoria: "Mercoledì scorso si è chiuso un ventennio con un confronto politico molto forte. È una pagina voltata in modo definitivo, io spingo perché ciò sia chiaro a tutti e non si torni indietro".

Dichiarazioni che non potevano che provocare una reazione molto forte della corrente berlusconiana del Popolo della Libertà, che evidentemente ha chiesto al segretario Alfano una presa di posizione pubblica. Così, a poche ore dallo strappo e nel pieno delle mediazioni per ricomporre una frattura interna comunque evidente, Alfano si è affrettato a ribadire: "Noi siamo il centrodestra italiano, alternativi per l'oggi e per il domani alla sinistra. E se una collaborazione c'è oggi è perché nessuno ha vinto pienamente le elezioni e Silvio Berlusconi ha intuito per primo l'importanza di una grande coalizione". Un intervento, chiuso con l'invito a lavorare per l'unità del partito, che è stato apprezzato anche da uno dei falchi, Renato Brunetta, che ha dichiarato: "L'efficace risposta di Alfano a Letta ed Epifani è quella di tutto il Pdl – Forza Italia. Premier e segretario del Pd, con le loro uscite avventate e ingenerose, non potevano fare un regalo più grande e puntuale alle ragioni della nostra unità intorno a Berlusconi".

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