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Alfano: “No a governicchio, tocca a Renzi fare delle scelte”

Angelino Alfano, vicepremier e leader di Ncd: “Non ci stiamo a un governicchio che ogni giorno rischia di scivolare su un incidente perché sostenuto da una maggioranza che non ci crede fino in fondo”. A suo dire serve una vera ripartenza.
A cura di S. P.
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In una intervista al quotidiano Repubblica il leader di Ncd e vicepremier del governo Letta, Angelino Alfano, ha ribadito il suo no a un “governicchio”. No a un governo che rischia ogni giorno di scivolare “perché sostenuto da una maggioranza che non ci crede fino in fondo”. Con queste parole il ministro dell’Interno fa riferimento anche al ruolo del sindaco di Firenze e segretario del Partito Democratico Matteo Renzi. “La mia idea – ha spiegato Alfano – è che serva una vera ripartenza, temo che qualche ritocco non basti”. Matteo Renzi, secondo Alfano, ha sulle spalle una grande responsabilità: “è lui il segretario del Pd e questo è un governo a guida democratica. Quindi è evidente che tocca a Renzi fare delle scelte ed è inevitabile che le sorti del governo si giochino nel rapporto tra lui e Letta”. Il vicepremier ha detto di non essere d’accordo col sindaco quando dice che il governo finora ha fatto poco: a suo dire, l’esecutivo ha fatto il meglio possibile nelle condizioni date. Ma non possiamo accettare “che si dia vita a un tirare a campare”.

Per Alfano è chiaro che se non c’è “un forte aggiornamento del programma” e della squadra di governo, “benché abbia sulle spalle un tratto breve di strada, diventa una foto ingiallita”. Secondo il leader di Ncd, inoltre, qualsiasi cosa accada è necessario un pronunciamento chiaro del parlamento. Alfano avverte di non essere disposto ad aspettare fino al 20 febbraio, ma che occorre decidere subito: “La prospettiva alla base del nostro patto era quella di un anno di governo, ma ci stiamo mangiando già due mesi.  È dalla fine di dicembre che parliamo di questo patto di coalizione. Ecco perché noi martedì presenteremo i contenuti della nostra proposta per il 2014”. A proposito della possibile di introdurre le preferenze nella legge elettorale, Alfano ha detto: “Visto che ora anche Berlusconi pare abbia cambiato idea, siamo tutti d’accordo. I cittadini possono tornare a sperare di scegliere direttamente il loro deputato”.

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