Alfano: “La scissione non è una finzione. Dopo decadenza, Berlusconi andrà all’opposizione”
La linea è quella delle ultime settimane ed ogni tentazione di ricucire lo strappo è per il momento messa a tacere. Così, Angelino Alfano, nel corso di una lunga intervista nella trasmissione L'Arena di RaiUno, conferma quali saranno le prossime mosse del Nuovo Centro Destra nel caso in cui il Senato della Repubblica ratificasse la decadenza di Silvio Berlusconi: nessuno strappo nell'esecutivo, ma sostegno alla maggioranza guidata da Enrico Letta. Anzi, il ministro dell'Interno conferma proprio che la questione della decadenza "è stata proprio ciò che ci ha diviso", soprattutto per quel che concerne le eventuali ripercussioni sulla tenuta del Governo: "Non ci siamo rassegnati all'idea che prevalesse la rassegnazione che l’Italia non potesse aver più speranza di riscatto e che il centrodestra non potesse più vincere le elezioni". E, proprio in relazione alla mobilitazione di Forza Italia per il 27 di novembre, Alfano conferma che il Nuovo Centro Destra non sarà in piazza: "Non partecipiamo alla manifestazione. Guardiamo al futuro e non siamo coinvolti, non si può sfasciare un Paese".
Non manca poi una stoccata ai cattivi consiglieri che hanno portato il Cavaliere su posizioni estremiste: "Consideriamo sbagliata la linea di fare cascare tutto e mettere gli interessi del Paese dopo l’egoismo di partito. C’è accanto a Berlusconi chi lo spinge in una direzione estrema". Poi una mano tesa a Letti e Renzi: "Ho un patto da proporre al Parlamento, a Letta e al Pd di Renzi: usiamo il 2014 per fare cinque cose; riforma della legge elettorale; via il bicameralismo perfetto; tagliare 10mld di spesa improduttiva da destinare al taglio delle tasse sul lavoro; abbattere il debito pubblico; intervenire su retribuzione di produttività".
