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Alfano apre inchiesta sul Cara di Foggia: oltre mille migranti tenuti “come bestie”

L’istruttoria è stata aperta dalla prefettura della città pugliese, in seguito all’inchiesta di Fabrizio Gatti pubblicata sull’Espresso che mostrava le disastrose condizioni del centro, tra dormitori sovraffollati, baraccopoli e situazioni di fortissimo degrado in cui erano costretti a vivere i profughi, nonostante i ventidue euro al giorno percepiti dalle cooperative.
A cura di C. T.
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Il ministero dell'Interno ha disposto l'apertura di un'inchiesta sul Cara di Foggia, la struttura di Borgo Mezzanone che ospita i richiedenti asilo in attesa dell'esito della procedura per la protezione internazionale. L'istruttoria è stata aperta dalla prefettura della città pugliese, in seguito all'inchiesta di Fabrizio Gatti pubblicata sull'Espresso che mostrava le disastrose condizioni del centro, tra dormitori sovraffollati, baraccopoli e situazioni di fortissimo degrado in cui erano costretti a vivere i profughi, nonostante i ventidue euro al giorno percepiti dalle cooperative. La struttura viene definita una "ghetto di stato", dove "la legge non esiste" e oltre mille persone vengono tenute "come bestie": "ammassate come stracci su tranci di gommapiuma", senza lenzuola o con "un asciugamano fradicio di sudore sotto le coperte".

"Quanto letto impone un immediato sopralluogo al Cara di Foggia per verificare lo stato attuale di una struttura che invece di essere un centro di accoglienza assomiglia più a un ghetto in cui i diritti dei migranti vengono quotidianamente violati con disprezzo per l'essere umano", ha commnetato Federico Gelli, presidente della commissione parlamentare di inchiesta sui migranti, eletto nelle liste del Partito Democratico. Gelli ha anche annunciato che della questione del Cara si occuperà l'ufficio di presidenza della commissione, convocato per mercoledì.

Dalle pagine di Repubblica Eugenio Scalfari si era rivolto al governo Renzi, chiedendo che venisse disposta un'ispezione al Cara e delle indagini sulle cooperative. "So bene che il nostro presidente del Consiglio ha molte cose da fare in Italia e in Europa, ma a nome dei nostri giornali, e credo di tutti i nostri lettori che tra carta e web sono oltre cinque milioni, gli chiedo di far ispezionare immediatamente quel Centro che accoglie all'Inferno un migliaio di persone e chiedo anche alla Procura di Foggia di disporre indagini sulle coop che dovrebbero gestire con competenza e amicizia quei rifugiati e invece ignorano, direi volutamente, l'inferno che sta sotto i loro occhi", ha scritto Scalfari. Un appello raccolto dal ministro dell'Interno Angelilo Alfano, che ha disposto l'apertura dell'inchiesta. Della vicenda si occupa il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato in Prefettura questo pomeriggio.

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