Alessandro Zan: “La Russa offensivo e arretrato, con questa destra i diritti sono a rischio”
Offensivo, arretrato e inadeguato. Non ha dubbi Alessandro Zan, intervistato da Fanpage.it, nel commentare le parole di Ignazio La Russa sul fatto che avere un figlio gay sarebbe per lui un dispiacere. Il deputato del Partito Democratico attacca il presidente del Senato, che con il suo comportamento non rappresenta né difende i diritti di tutti i cittadini. E lancia l'allarme sui prossimi cinque anni, memore dell'esperienza del suo disegno di legge contro l'omotransfobia, affossato in Senato tra gli applausi dello stesso La Russa.
La Russa dice che un figlio gay sarebbe "un dispiacere" e "diverso", come se tifasse il Milan. Cosa ne pensa di queste parole del presidente del Senato?
Avere un padre con i busti di Mussolini in camera, quello sì che è un grande dispiacere. È offensivo paragonare una scelta calcistica a un orientamento sessuale. Uno sceglie chi tifare, non la propria identità. La Russa dimostra come la destra sia inadeguata e arretrata rispetto alla questione dei diritti. L'Italia è uno dei pochi paesi d'Europa in cui i diritti sono oggetto di scontro politico, proprio perché c'è una discriminazione di fondo nella cultura della destra italiana che non ha mai fatto i conti con la sua matrice post-fascista.
Le parole sono più gravi se pronunciate dalla seconda carica dello Stato?
Certo, è gravissimo. La Russa, una volta assunto un ruolo così istituzionalmente rilevante, avrebbe dovuto spogliarsi della veste di esponente di partito e di uomo di parte, poiché ha il dovere di rappresentare tutta la nazione. Così facendo dimostra di avere un basso senso delle istituzioni.
La Russa, nel giorno della tagliola in Senato sul ddl Zan, era tra coloro che esultavano e applaudivano…
Non avevamo dubbi che La Russa fosse profondamente contrario a ogni forma di tutela e di diritti. Ma almeno da seconda carica dello Stato dovrebbe astenersi dall'entrare nel merito di certe questioni, anzi dovrebbe difendere i diritti di tutti i cittadini e di tutte le persone. Purtroppo non è così, ma lo sapevamo già. Non è un caso che la destra abbia eletto due estremisti nelle più alte cariche dello Stato. La Russa in Senato e Fontana alla Camera.
C'è il timore che nei prossimi cinque anni di legislatura non solo non si facciano passi avanti sui diritti, ma ci sia il rischio di tornare indietro?
Con questa destra estremista i diritti sono sempre a rischio. Anche se dicono che non li toccheranno agiscono lateralmente per limitarne l'esigibilità. Pensiamo a quello che sta facendo Fratelli d'Italia nelle Regioni dove governa. Di fatto, essendoci solo medici obiettori, è impossibile accedere all'interruzione di gravidanza. Così fanno anche sulle politiche contro le discriminazioni nelle scuole. Intervengono dovunque possono per limitare i diritti.
Però si è risolta la questione del busto del Duce, La Russa ha detto di averlo dato alla sorella…
Mi piacerebbe che tra fratelli ci si regalasse un simbolo della resistenza antifascista, non i busti di Mussolini.
Domenica si vota per le primarie del Pd. Quanto è importante che il partito del futuro, con un nuovo segretario o una nuova segretaria, riparta proprio dai diritti civili?
Il nuovo Partito Democratico dovrà necessariamente essere più coraggioso e meno timido rispetto a certe battaglie. Non solo quelle dei diritti civili, ma anche dei diritti sociali e ambientali. Se oggi la nostra società vive un tempo di grandissime disuguaglianze, in cui soprattutto i giovani conoscono solo lavori precari e mal pagati, vuol dire che la sinistra deve tornare a esserci e dire parole chiare. Per questo sostengo convintamente Elly Schlein.