Alessandro Tommasi presenta Nos: “Voglio creare nuovi spazi, in cui tutti potranno partecipare”

“Oggi Nos vuole creare uno spazio orizzontale dove chiunque può partecipare e i talenti si possono esprimere. Cerchiamo nuovi dialoghi, nuovi modi di comunicare, per creare una società che sia a prova di futuro”: con queste parole, in un’intervista con Fanpage.it, Alessandro Tommasi ci racconta che cosa sarà il suo nuovo progetto.
A cura di Annalisa Girardi
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Alessandro Tommasi si prepara a lanciare la sua nuova creatura, Nos. E in un'intervista con Fanpage.it ha provato a spiegarci che cosa sarà: "Io ho lavorato sempre in delle realtà che sono state delle piattaforme, cioè degli spazi digitali – ma anche fisici – che abilitano talenti inespressi, discorsi e incontri – premette – E oggi Nos prova a fare la stessa cosa, senza imporre nulla, senza parlare dall'alto verso il basso: proviamo a creare uno spazio orizzontale dove chiunque può partecipare e i talenti si possono esprimere. Cerchiamo nuovi dialoghi, nuovi modi di comunicare, per creare una società che sia a prova di futuro".

I temi di cui si occuperà sono i protagonisti dei grandi dibattiti globali, che riguardano la vita di tutti noi. "Ci sono delle sfide, dei piani inclinati e dei macro trend che sono inesorabili: il cambiamento climatico, naturalmente, o l'inverno demografico, dai quali non si scappa. Bisogna fare qualcosa, bisogna agire per rallentare questi piani inclinati e cambiare il loro verso. Non sta a una persona risolvere tutto quanto: la creazione di una piattaforma è lo strumento per generare del cambiamento, per abbracciare questa complessità e provare a cambiare le cose che ci sono intorno noi".

Un passato in azienda – tra Lime e Airbnb – e poi la fondazione di un media, Will: per Alessandro Tommasi il filo conduttore rimane quello della piattaforma, dello spazio per una partecipazione allargata.

La data da segnare sul calendario è quella del 7 ottobre: Napoli, alla fondazione Foqus – ai Quartieri Spagnoli – ospiterà il primo evento di Nos, un'intera giornata di ascolto e partecipazione attiva. "Nella prima parte ascolteremo delle persone molto interessanti, che ci vengono a raccontare quello che fanno loro per realizzare il cambiamento nei modi più diversi. Nel pomeriggio invece faremo un esercizio di democrazia deliberativa, cioè andremo a discutere di policy, di proposte concrete (ce ne sarà una per tema), e le persone potranno dire come la loro su quella determinata policy, cosa vedono, sentono e percepiscono", ci ha spiegato.

Infine, con Alessandro Tommasi abbiamo parlato di come viene fatta la politica sui social media. "Molto spesso è stata fatta male. Si pensa sempre che polarizzare sia il modo migliore per ottenere maggiori visualizzazioni e maggiore engagement, invece credo che oramai si possa andare oltre questa idea. I nuovi media raccontano proprio questo, cioè l'idea di spiegare e includere, invece che di polarizzare. Anche la politica si dovrebbe adeguare a questo".

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