Alessandro Di Battista: “Scissione nel M5s è frutto della decisione di entrare nel governo Draghi”
Il M5s si spacca dopo giorni di scontri tra Di Maio e Conte, per il voto sulla risoluzione da votare in Senato dopo le comunicazioni del presidente del Consiglio Draghi sull'Ucraina, in vista del Consiglio Ue del 23 e 24 giugno. Oggi pomeriggio è partita la raccolta delle firme per la formazione di un nuovo gruppo parlamentare a Palazzo Madama e a Montecitorio, ‘Insieme per il futuro' e la lista dei seguaci del ministro degli Esteri Luigi Di Maio si allunga di ora in ora. L'addio ufficiale dell'ex capo politico pentastellato è ormai questione di ore.
"Della nuova scissione del Movimento 5 Stelle (ricordo che ne avvenne già una dopo l'ok al governo Draghi) e della nascita del nuovo gruppo ‘atlantisti e europeisti' o ‘moderati e liberali', non mi importa nulla. Ho lasciato il Movimento esclusivamente per questioni politiche quando venne presa la decisione scellerata (e suicida) di entrare nel governo dell'assembramento", scrive in un post su Facebook l'ex deputato del M5S Alessandro Di Battista, secondo il quale "ciò che avviene oggi è soprattutto frutto di quei giorni".
"Un movimento nato per non governare con nessuno – prosegue – ha il diritto di evolversi e governare con qualcuno (mantenendo, ovviamente, la maggioranza nel consiglio dei ministri) per portare a casa risultati. Non ha alcun diritto di governare con tutti per portare a casa comode poltrone. Si chiama ignobile tradimento. Non senso di responsabilità", attacca l'ex parlamentare, che aggiunge: "Forse adesso, e soltanto adesso, alcuni attivisti del Movimento stanno comprendendo le ragioni delle mie scelte passate (e anche di quel che dicevo in passato). Ma, per l'appunto, è il passato".