Alessandro Di Battista contro Giorgio Napolitano: “Si piegò in modo vile ai francesi”
Non accenna a placarsi la polemica del Movimento 5 Stelle nei confronti della Francia e, in particolare, di Macron, malgrado la posizione conciliante espressa dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e la perplessità di Matteo Salvini. Oggi tocca ad Alessandro Di Battista polemizzare con i cugini d'Oltralpe, giudicati responsabili della destabilizzazione della Libia nel 2011 e delle conseguenze provocate dal rovesciamento di Gheddafi. Ospite della trasmissione televisiva di Lucia Annunziata "Mezz'ora in più", l'ex deputato grillino ha attaccato anche l'ex Presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano, a suo dire colpevole di essersi "piegato in modo vile" allo "scellerato intervento della Francia in Libia nel 2011", che ha deposto un dittatore ma "ha provocato l'esodo dei migranti e dunque migliaia di morti". Sollecitato sulla necessità di scusarsi, Di Battista si è rifiutato, aggiungendo: "Sergio Mattarella invece non si sarebbe mai comportato come ha fatto Napolitano".
Di Battista ha poi spiegato di ritenere necessario che il governo italiano affronti la crisi diplomatica e la risolva, ma "a testa alta" e con l'obiettivo di "parlare di punti politici, del futuro dell'Europa". Nella sua lettura, simile a quella di Luigi Di Maio, infatti, la prossima Commissione Europea si insedierà in uno scenario completamente nuovo e potrà affrontare alcuni nodi essenziali del futuro dell'Unione Europea: "Noi crediamo nella UE come spazio comune e io voglio un seggio dell'Europa all'Onu e pretendo una decolonizzazione che non c'è mai stata in Africa, in questo sono molto più europeista di Macron". E sull'appoggio di Di Maio ai gilet gialli ha aggiunto: "Allora Macron non doveva incontrare Renzi dopo la formazione del governo italiano e firmare manifesti contro i populisti. Se il presidente francese lo vede come lesa maestà, è un problema suo".