Alemanno – Maroni: in giornata il vertice sul piano rom

Questa sera dovrebbe tenersi l’atteso incontro tra Gianni Alemanno e Roberto Maroni per fare il punto sui provvedimenti da prendere per il completamento del piano nomadi a Roma, dopo che il rogo in cui hanno perso la vita i quattro fratellini, ha riportato l’attenzione sull’urgenza della situazione. Incontro preceduto da polemiche ed incomprensioni: da una parte, ieri, il ritardo nel definire la data aveva dato l’impressione di un certo distacco dalla vicenda da parte del Viminale, sebbene lo stesso Maroni lo avesse ricondotto ad impegni istituzionali. Dall’altra le dichiarazioni piuttosto sentite di Alemanno ai microfoni di Radio Vaticana che si è lamentato della risposta fredda e netta ricevuta da Maroni, che sembrava lasciar poco spazio alla possibilità di un dialogo. E invece, in serata, entrambe le parti avevano cercato di placare gli animi.

Resta il fatto che il ministro degli Interni si è detto piuttosto perplesso sulla possibilità di stanziare 30 milioni di euro; le ragioni di tale perplessità andrebbero ricondotte principalmente al fatto che per i campi nomadi del Lazio sarebbero già arrivati 32 milioni di euro. Per cui, pur avendo dichiarato Maroni di non voler entrare in polemica con Alemanno e Alemanno di essere contento di questo, la situazione sembrerebbe un po’ meno serena di come vorrebbero mostrarla: la richiesta di fondi a Maroni non sembra motivata per il momento, sebbene sia stata avanzata con una lettera dal prefetto Giuseppe Pecoraro, che fa parte del Ministero dell’Interno.

Dunque si aspetta; per adesso non si vede altro che immobilità e mancanza di risolutezza. Nel frattempo, di rom e di sinti si è tornato a parlare dopo la presentazione di un dossier dell’Università RomaTre che pone in risalto il fallimento degli interventi pubblici degli ultimi mesi nei confronti dei minori rom e dopo le dimissioni della portavoce milanese di Fli seguite alle sue dichiarazioni a Radio 24. Sempre un po’ in ritardo, sempre un attimo dopo, mentre la tragedia si consuma quotidianamente nelle esistenze di questi cittadini italiani; solo oggi ci si lamenta della becera imbecillità di un gruppo su facebook che esorta ad investire gli “zingari”, in un patetico gioco a punti, mentre persone come Raul, Mircea, Fernando e Patrizia vivono tutti i propri giorni in attesa di una risposta.