Alan Kurdi verso Malta: “C’è bimbo ferito da arma da fuoco. È da lui che Salvini deve difendersi?”
La nave Alan Kurdi si sta dirigendo verso Malta nonostante si trovasse a circa 20 miglia di distanza da Lampedusa. Dopo aver soccorso 40 migranti a largo della Libia lo scorso mercoledì, l'imbarcazione della Ong tedesca Sea-Eye aveva preso la rotta per l'isola italiana. Tuttavia, una volta avvicinatasi, aveva ricevuto il divieto di entrare in acque territoriali italiane, fermandosi quindi in mare internazionale. "Queste sono le persone da cui l'Italia di Matteo Salvini si deve proteggere", ha scritto su Twitter il portavoce della Sea-Eye, Gordon Isler, pubblicando la fotografia di un piccolo naufrago: "Il suo nome è Djokovic, in omaggio a un giocatore di tennis europeo, e ha 4 anni. In Libia ha subito una ferita da arma da fuoco. Dovremmo riportarlo lì? Ora lo portiamo a Malta".
Non sarebbe l'unico minore a bordo della Alan Kurdi. A quanto denuncia la Ong, in tutto ci sarebbero 15 bambini e anche una donna incinta. "Salvini usa la bandiera della nostra nave e abusa della difficile situazione, sulla pelle delle persone salvate, per un conflitto politico con la Germania", ha poi denunciato Isler in un'intervista con un giornale tedesco.
Salvini contro il governo tedesco
"Dal governo tedesco sono arrivati segnali pessimi, perché mi hanno girato una mail che arriva dalla Commissione europea in cui sostanzialmente c’è un ricatto da parte di Berlino che si era impegnata a prendersi 30 migranti sbarcati dall’altra nave, la Gregoretti. Ora pare che scrivono che loro si prendono i 30 se noi facciamo sbarcare i 40 a bordo di quella nave che si sta avvicinando a Lampedusa. Governo tedesco avvisato, governo tedesco mezzo salvato, Ong avvisata, Ong mezza salvata: se entrano in acque territoriali italiane nonostante il divieto firmato, prenderemo possesso di quell’imbarcazione", aveva affermato il ministro dell'Interno, Matteo Salvini. "I tedeschi e i francesi non ci possono trattare come il capo profughi, che cos’è, ruba mazzo? Basta mi sono rotto le palle. Le navi che hanno il divieto di entrare verranno requisite, saliremo a bordo e prenderemo il controllo della nave. Insistono sul fatto che le navi debbano arrivare o in Italia o Malta, ma ci sono anche i porti francesi o tedeschi. Possono fare il giro largo".