Al via la XVII legislatura, è caos sull’elezione dei presidenti di Camera e Senato (DIRETTA)
19.38 – I risultati dell'ultima votazione di oggi alla Camera: Fico 113 voti, Madia 10, Lattuca 7, sparse 43. Le schede bianche sono state 428, le nulle 9. Nessun candidato ha raggiunto la maggiornza necessaria quindi la seduta è sospesa. Da segnalare che Fico ha ottenuto 4 voti in più del numero dei deputati del M5S. I lavori riprenderanno domani alle 11 con la quarta votazione e dureranno fino all'elezione del nuovo Presidente della Camera come prevede il regolamento.
19.30 – Proseguono gli incontri tra i gruppi Parlamentari per stabilire il da farsi nelle votazioni di domani. Anche il M5S infatti è in riunione di gruppo per decidere come muoversi nelle prossime votazioni per l'elezione dei presidenti di Camera e Senato. Intanto Casini ha smentito una sua partecipazione al vertice del Pd assicurando "sono andato soltanto a salutare un amico".
19.20 – Ancora fumata nera alla Camera per l'elezione del Presidente, a scrutino in corso infatti le schede bianche sono in numero tale da non permettere il raggiungimento del quorum a nessun candidato.
19.10 – Scontato il nulla di fatto alla Camera nella terza votazione così molti deputati hanno già abbandonato l'Aula. Molte infatti le schede bianche durante gli scrutini oltre ai voti per Roberto Fico e alcuni altri eletti.
19.00 – Dopo il nulla di fatto di oggi sembra spegnersi ormai qualsiasi ipotesi di accordo tra Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle e si fa sempre più largo l'ipotesi di un accordo del Pd con le altre forze politiche, in primis la Lista Civica di Monti. Sembra infatti che al vertice del Pd si siano presentati anche i leader centristi Casini e Cesa. Da indiscrezioni parlamentari sembra inoltre che un vertice tra i due gruppi sia stato organizzato domani in mattinata prima dell'inizio delle votazioni.
18.58 – Terminata la terza votazione alla Camera ora si procederà allo scrutinio delle schede.
18.50 – Mario Monti al Quirinale per consultazioni con Napolitano – Il Premier è salito al Colle per colloqui con il Presidente della Repubblica ufficialmente per parlare del vertice europeo di Bruxelles ma probabilmente al centro della discussione anche la situazione parlamentare di queste ore.
18.45 – La parlamentare grillina Marta Grande sul suo blog cerca di fare chiarezza sui titoli di studio e sulle voci diffuse da alcuni giornali che hanno messo in dubbio la sua laurea. "Si insinuano illazioni sulla veridicità dei miei titoli accademici, ritengo sia necessario fare un pò di chiarezza" scrive la deputata, spiegando: Ho conseguito una laurea ‘Bechelor of Art' in Alabama e in seguito al tanto bistrattato titolo a stelle e strisce mi sono iscritta al master in Studi Europei presso la Luiss School of Government". La neo eletta ci tiene a precisare che a questi titoli va aggiunto "il corso (non master, come erroneamente ha riportato certa stampa) che quest'estate ho seguito a Pechino, sempre in studi internazionali", mentre in Italia è "iscritta al corso di laurea magistrale in Relazioni Internazionali presso l'università degli studi Roma Tre per il conseguimento della quale devo solamente discutere la tesi". Sulla vicenda arriva anche il commento di Roberta Lombardi, capogruppo alla Camera del M5S "Basta fango su di noi dai pennivendoli…"
18.35 – Dopo il nulla di fatto al Senato e probabilmente anche alla Camera riunione straordinaria dei vertici del Pd a Montecitorio. Da pochi minuti infatti è iniziato un incontro a tre tra il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, il suo vice Enrico Letta e Dario Franceschini, per fare il punto della situazione in vista dell'importante appuntamento di domani.
18.30 – Prima della proclamazione ufficiale del risultato del voto da parte del Presidente Colombo e prevedendo la mancata elezione del presidente del Senato, almeno un quarto dei senatori dopo aver votato ha lasciato immediatamente l'Aula di Palazzo Madama senza attendere l'esito finale dello scrutinio che è stato poi ufficialmente negativo.
18.20 – La Lega punta su Finocchiaro come presidente al Senato e un esponente del Pdl alla Camera. "La soluzione che noi caldeggiamo è Finocchiaro qui al Senato e un Pdl alla Camera", è questa la proposta del capogruppo della Lega al Senato Massimo Bitonci che parlando con i cronisti ha rivelato "Ieri abbiamo incontrato il Pd e la discussione per noi è aperta, vogliamo superare la crisi. Diamo la nostra diponibilità per trovare una soluzione".
18.15 – Montezemolo: "Governo di scopo guidato da figura superpartes" – Quello che serve all'Italia è "un governo di scopo, guidato da una figura al di sopra dei partiti ma con l'accordo dei partiti che sentono la responsabilità del momento drammatico per il Paese", lo ha detto Luca Cordero di Montezemolo parlando al Meeting di giovani imprenditori di Confindustria. "C'è bisogno di un esecutivo che deve realizzare in poco tempo riforme essenziali su: tagli ai costi e privilegi della politica, riduzione del numero dei parlamentari, cambiamento del ruolo del Senato; riforma della legge elettorale; liquidazione dei debiti della pubblica amministrazione" ha concluso l'esponente della lista Monti.
18.05 – Al Senato non essendo stato eletto alcun parlamentare come presidente la seduta è sciolta. Secondo quanto prevede l'art.4 del Regolamento del Senato si riprederà domani alle 11 con una terza votazione nella quale sarà sufficiente la maggioranza assoluta dei voti dei presenti e non dei componenti com'è stato nelle due prime votazioni. Nel calcolo finale si dovranno computare anche i voti delle schede bianche. Nel caso anche dopo la terza votazione nessuno abbia riportato la maggioranza, si procede nello stesso giorno al ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto nel precedente scrutinio il maggior numero di voti e verrà proclamato eletto quello che consegue la maggioranza relativa.
17.58 – Nuova fumata nera a Palazzo Madama. I risultati del secondo voto per l'elezione del Presidente del Senato indicano 52 preferenze per il candidato M5S Orellana, 12 voti per Sibilia del Pdl, 8 per Ignazio Marino del Pd, 5 per Esposito Giuseppe, 3 per Casson, 2 voti per Scilipoti, uno ciascuno per Mussolini, Casini e Gentili. Le schede bianche sono state 223 quelle nulle 3
17.40 – Iniziata intanto la terza votazione alla Camera per l'elezione del Presidente. E' l'ultima votazione della giornata per Montecitorio e visti i precedenti si attende che finisca con un nulla di fatto.
17.35 – Nuovo voto per Scilipoti al Senato anche nella seconda votazione. Tra gli altri sono state espresse preferenze anche per Ignazio Marino, Casini, Mussolini, Sibilia ed Esposito. Il Presidente Colombo comunque richiama all'ordine i senatori chiedendo di scrivere con chiarezza i nomi. A scrutinio in corso comunque le schede bianche hanno già superato tutte le altre schede.
17.30 – Bersani: "Problema non è governo ma governare". "Il problema non è solo fare un governo, ma governare ci sono cose urgenti da fare subito e stiamo perdendo settimane. Alcune misure sono assolutamente urgenti", lo ha detto PierLuigi Bersani ai cronisti alla Camera durante la pausa dalle votazioni. Il leader del Pd poi smentisce le trattative con la Lega spiegando "Ho salutato Bossi, è una persona simpatica ma di un dialogo con la Lega leggo solo sui giornali, io non ne so nulla".
17.20 – Il Pdl intanto insiste: "o un governo di larghe intese oppure al voto". "È evidente che, di fronte alla ovvia irriducibilità del Movimento 5 Stelle a votare qualunque governo, l'alternativa è che o vengono meno le preclusioni del Pd nei confronti del Pdl, per cui si lavorerà per un governo serio oppure si andrà a nuove elezioni" lo ha detto Fabrizio Cicchitto spiegando "lo diciamo non come scelta preferenziale ma come conseguenza ineluttabile". Della stessa idea Gasparri che rilancia "Noi anteponiamo la possibilità di un governo che coinvolga le principali forze. Noi non chiediamo presidenze, ma che il Pd prenda atto della situazione. O larghe intese o ritorno al voto".
17.13 – Chiusa la seconda votazione al Senato. Anche qui si attende fumata nera per il gran numero di schede bianche.
16.55 – I risultati del secondo voto per l'elezione del Presidente della Camera indicano 110 preferenze per il candidato M5S Roberto Fico, 6 per Lattuca del Pd, 28 per altri candidati. Le schede bianche sono state 450 quelle nulle 17. La seduta è ora sospesa si proseguirà con un nuovo voto alle 17.30. Da sottolienare che Fico ha preso un voto in più del totale dei grillini presenti in Aula.
16.50- Nuova Fumata nera alla Camera come da previsione. Il numero di schede bianche è ancora in maggioranza dunque il quorum è fuori portata.
16.40 – Alcune sorprese dagli scrutini del secondo voto alla Camera. Arriva una preferenza anche per la grillina Marta Grande al centro di un dibattito in questi giorni a proposito del suo curruculum scolastico.
16.30 – Diversi i voti alla Camera per Enzo Lattuca del Pd, il più giovane eletto a Montecitorio. Nel primo scrutino aveva ricevuto un solo voto e aveva commentato: "Anche alla Camera ci sono i burloni".
16.20 – Alessandra Mussolini scherza sui tre voti in suo favore nel primo scrutinio. "Oggi è la giornata degli scherzetti in realtà la vera vincitrice è la signora bianca" ha detto la senatrice in Transatlantico spiegando che sarebbe invece disposta a votare Monti alla Presidenza "ma solo per il bene del Paese" e se gli diranno di farlo.
16.15 – Conclusa la seconda votazione alla Camera. Ora si procede con lo scrutinio pubblico delle schede per l'elezione del Presidente.
16.10 – In un momento in cui c'è polemica sulla perdita di tempo e lo spreco di queste votazioni il neo senatore del Pd Pietro Grasso annuncia di aver già presentato il primo disegno di legge su corruzione voto di scambio e falso in bilancio.
16.07 – Ripresa anche la seduta al Senato con la chiama degli eletti per il secondo voto dell'elezione del Presidente di Palazzo Madama. In questa votazione serve una maggioranza di 160 senatori.
16.00 – L'ipotesi Monti alla presidenza del Senato non piace ai parlamentari del Pdl né a quelli di Fratelli d'Italia. "La vedo come una cosa incredibile perchè non capisco da cosa nasce" ha detto Beatrice Lorenzin del Pdl a cui ha fatto eco Giorgia Meloni che ha commentato "Per come si è comportato Monti e per i suoi risultati elettorali, immaginarlo come seconda carica dello Stato non mi sembra una scelta comprensibile". "Pdl e Pd devono trovare una convergenza, specialmente al Senato e le altre forze riformiste e europeiste devono dare il loro contributo" ha invece rilanciato il senatore di Scelta civica Andrea Olivero.
15.50 – Vendola: "Spero in un candidato del M5S". Il leader di Sel ha auspicato un accordo tra centrosinistra e Movimento Cinque Stelle su un nome condiviso per la Presidenza di una delle due camere per superare l'impasse creata in Parlamento.
15.40 – Il M5S non ha presentato alcuna istanza di ineleggibilità per Silvio Berlusconi. "Per corretta informazione comunico che la giunta per le elezioni che si è riunita oggi era provvisoria ed aveva come unico compito valutare e approvare le opzioni dei senatori eletti in più di una circoscrizione e nessun altro adempimento era autorizzata ad eseguire" ha scritto il capogruppo M5s Vito Crimi sul suo profilo Facebook spiegando il perché della riuncia. "Si rappresenta inoltre che la giunta per le elezioni nella sua composizione definitiva esaminerà le cause di ineleggibilità senza necessità di formale investitura da parte di alcuno" ha aggiunto Crimi ricordnandoc he nel caso fosse accolta l'istanza di ineleggibilità oltre al Cavaliere cadrebebro catena anche i suoi avvocati.
15.30 – Spunta l'ipotesi Monti alla Presidenza del Senato. Per superare l'impasse venutasi a creare in Parlamento Mario Monti sarebbe disposto ad accettare il ruolo di Presidente del Senato, lo ha rivelato la neoeletta per Scelta Civica Ilaria Buitoni Borletti parlando a margine delle votazioni per l'elezione del presidente della Camera. "Mario Monti non sta cercando di diventare presidente del Senato, tuttavia sarebbe disponibile a questa ipotesi solo nel quadro di un governo di larghe intese" ha spiegato poi Andrea Olivero, coordinatore politico di Scelta Civica. Dal Pd però sembrano escudere questa ipotesi sopratutto per il vuoto che si creerebbe all'improvviso alla guida del governo.
15.15 – Secondo l'agenzia AgenParl l’on. Fabrizio Cicchitto sarebbe stato designato come presidente del Copasir. L'ex capogruppo pdl sarebbe il membro dell’opposizione ad aggiudicarsi la presidenza del comitato per i servizi segreti sottraendola al M5S che l'aveva chiesta al Pd insieme ad altri ruoli di prestigio in Parlamento. Sarcastico il commento degli attivisti M5S sul blog di Beppe Grillo: "Un ex-iscritto alla P2 alla commissione parlamentare di controllo dei servizi segreti? E perchè no? Licio Gelli presidente della Repubblica, Silvio Berlusconi tessera numero 1816 Ministro della Giustizia, Fabrizio Cicchitto tessera numero 2232 presidente Copasir!" si legge in un post a firma Nicola Biondo. "Immaginare che a capo del Copasir finisca un ex-piduista è davvero troppo. Dopo Cicchitto Presidente della Commissione, avremo Licio Gelli come consulente?" conclude l'articolo.
15.10 – Si allontana sempre di più l'ipotesi di un accordo tra Pd e M5S. Il capogruppo dei grillini Crimi ha annunciato che non c'è alcun incontro in programma con i Democratici e gli stessi parlamentari del Pd confermano che l'ipotesi appare sempre più irrealizzabile. A questo punto si fa largo l'ipotesi Monti con cui il Pd avrebbe già avviato le trattative per la Presidenza del Senato. Il problema è che il Professore vorrebbe una coalizione come quella che ha appoggiato il suo Govenro compreso il Pdl sul quale il Pd però ha imposto il veto.
15.05 – Il M5S critica lo spreco di tempo e denaro per le votazioni –La capogruppo del Movimento Cinque Stelle critica la lentezza ma sopratutto lo spreco di denaro pubblico per le votazioni dei Presidenti dei due rami del Parlamento. "Secondo un nostro calcolo questo voto costa agli italiani 420 mila euro" ha detto Roberta Lombardi aggiungendo "grazie alle tecnologie quello che è stato fatto in 3-4 ore poteva essere fatto in mezz'ora e con un enorme risparmio". "Non si può perdere così una giornata e mezza di lavoro per l'elezione del presidente della Camera mentre il Paese ha fretta di uscire dal baratro" ha concluso la neo eletta.
15.00 – Visto l'andazzo delle votazioni in Aula si teme che domani per la prima volta durante l'anniversario della strage di via Fani e del rapimento di Aldo Moro potrebbe non esserci il consueto omaggio alle vittime delle Br con la presenza della seconda e terza carica dello Stato. L'unica cerimonia dovrebbe essere la deposizione di due corone di fiori da parte delle amministrazioni.
14.55 – E' inziata la seconda votazione a Momtecitorio per eleggere il Presidente della Camera dei Deputati.
14.00 – Ecco i risultati del primo voto per l'elezione del Presidente della Camera. Al candidato del M5S Roberto Fico 108 voti, a Marantelli del Pd 6 voti, dispersi 26 voti andati ad altri candidati. Le schede bianche sono state 459, le nulle 24. Nessun canidato ha raggiunto la maggioranza necessaria dei due terzi quindi si procederà ad un nuovo voto nel pomeriggo a partire dalle 14.45
13.50 – Su 54 senatori del M5S il candidato designato Orellana ha ottenuto 52 preferenze. Conteggiando anche la senatrice dimissonaria Giovanna Mangili manca un voto all'appello.
13.45 – Ecco i risultati del primo voto a Palazzo Madama per l'elezione del Presidente del Senato. Orellana del M5S 52 voti, seguono i tre senatori del Pdl Cosimo Sibilia 4 voti, Alessandra Mussolini con 3 voti e Luigi Compagna con 2 voti. Un voto anche per il presidente temporaneo Colombo e per Scilipoti. Le schede bianche sono state 246, quelle nulle 4. Nessuno ha raggiunto la maggioranza necesaria quindi si procederà al secondo voto in programma questo pomeriggio alle 16.
13.30 – Per la Presidenza del Senato va a vuoto la prima votazione in quanto le schede bianche sono già più della metà dei componenti dell'Aula.
13.27 – La Prima scheda scrutinata alla Camera è per Silvio Berlusconi pur non essendo eletto a Montecitorio ma al Senato. A Palazzo Madama invece tra i nomi indicati dai senatori per la Presidenza anche quello di Domenico Scilipoti.
13.25 – Al Senato un neo eletto del Movimento Cinque Stelle vota con l'apriscatole e posta una foto sui social network
13.20 – Chiusa la votazione anche alla Camera dei Deputati ora si procederà allo spoglio pubblico. Dopo l'esito del voto la seduta sarà sospesa per riprendere più tardi con il secondo voto.
13.15 – Grillo: Nessun accordo con Pd e Pdl . "Non posso raggiungere alcun accordo con il partito di Bersani o di Berlusconi", lo ha detto il leader del M5S Beppe Grillo intervistato alla televisione pubblica tedesca Ard. "I partiti classici non hanno capito cosa è accaduto, parlano di alleanze di compromessi ma tutto questo esiste sempre meno" ha detto il comico genovese.
13.10 – Un voto anche per il Presidente temporaneo Colombo che leggendo il suo nome sulla scheda durante lo scrutinio ringrazia l'Aula.
13.05 – Tra le tante schede bianche gli unici nomi fin qui espressi dai senatori sono per il candidato del M5S Luis Alberto Orellana e per la senatrice Pdl Mussolini.
13.02 – Conclusa la prima votazione per l'elezione del Presidente del Senato, si procede ora con lo scrutinio delle schede che avverrà pubblicamente in diretta.
13.00 – Tabacci chiude ai candidati del M5S senza accordo. "Se Grillo pensa di votare i suoi senza accedere ad un'intesa istituzionale la mia previsione è che i suoi non saranno eletti" ha detto il parlamentare di centrosinistra a Radio 24 ricordando che in caso di non accordo "ci dovremo acconciare a trovare un punto di incontro con le altre forze parlamentari". Il vice capo gruppo uscente del Pd al Senato, Luigi Zanda, in prima linea nelle trattative di questi giorni per l'elezione dei presidenti di Camera e Senato chiarisce però che al momento non sono previsti altri incontri con il Movimento 5 Stelle.
12.50 – A Palazzo Madama presente anche il Premier Mario Monti che dopo un breve saluto con Casini si è fermato a parlare con il vice presidente uscente del Senato, Vannino Chiti del Pd. Per quanto riguarda gli altri senatori a vita, Colombo sta esercitando la funzione di Presidente provvisorio del Senato mentre sono assenti per motivi di salute sia l'ex Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi che Giulio Andreotti.
12. 45 – Il neo senatore Roberto Formigoni intervistato prima di entrare a Palazzo Madama ha detto che al Pdl non interessano le presidenze di Camera e Senato ma che è importante un governo di garanzia. "Se entro stasera non ci sarà un accordo tra Bersani e Grillo vedremo passare il cadavere di Bersani" ha concluso l'ex governatore del Lombardia.
12.40 – I senatori di Sel si sono presentati oggi per la prima seduta del parlamento con un bracialetto bianco con la scritta #100 giorni in segno di adesione alla campagna dell'associazione antimafia Libera di don Luigi Ciotti. "Gli esponenti di Sel partecipano alla XVIII Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie e si impegnano a presentare provvedimenti forti ed incisivi contro tutte le attività criminali" ha detto l'esponente di Sinistra Ecologia e Libertà Loredana De Petris.
12.35 – Nessuna tattica né strategia particolare da parte del Movimento Cinque Stelle alla Camera, lo conferma la capogruppo designata Roberta Lombardi che parlando dell'atteggiamento dei neoletti assicura: "Noi saremo sempre in aula e se si tratterà di votare a fiducia, voteremo contro".
12.30 -Mentre continuano le operazioni di voto deputati e senatori fanno capannello. Alessandra Mussolini è arrivata a Palazzo Madama mostrando un cornetto portafortuna di Swarovski, mentre il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini arriva a seduta iniziata al Senato e saluta con un baciamano Anna Finocchiaro prima di dirigersi verso i banchi del Pdl per parlare con Schifani, Quagliariello e Gasparri.
12.20 – Per evitare equivoci già verificati in precedenti legislature al Senato sono stati resi disponibili per i votanti "gli elenchi dei colleghi con lo stesso cognome, con indicazione dei rispettivi nomi personali". Episodi clamorosi di confusione si ebbero ad esempio nella XV legislatura, quando prima dell'elezione di Franco Marini vi furono casi di votazione per un altro Marini
12.15 – E' quasi scontato che dopo il primo voto nessuno dei candidati alla Presidenza delle due Camere raggiungerà la maggioranza dei due terzi necessaria così fervono le trattative tra i gruppi politici parlamentari. Massimiliano Smeriglio di Sel ha dichiarato che il partito sarebbe “Disponibile a votare un candidato 5 Stelle” a Montecitorio anche se al primo voto la scheda sarà bianca.
12.10 – Mentre alla Camera e al Senato si continua a votare buone notizie arrivano sul fronte economico con lo spread tra Btp e Bund sceso a 315 punti base.
12.05 – Il capogruppo del Movimento cinque Stelle Vito Crimi saluta il senatore a vita e presidente provvisorio Emilio Colombo prima di prendere posto come segretario provvisorio.
11.50 – Anche in Senato dopo la proclamazione dei subentranti come Domenico Scilipoti e Minzolini, inizia la chiama dei parlamentari per il primo voto.
11.48 – E' iniziata la chiama per il primo voto dell'elezione del Presidente della Camera che avviene a scrutinio segreto.
11.40 – Ripresa la seduta della Camera dei Deputati, con l'elenco degli eletti in più circoscrizioni che hanno scelto il seggio per cui "optare". Mentre si registra la prima dichiarazione di Roberto Fico, candidato del Movimento alla Presidenza della Camera: "Dove sta questo stallo? Ora siamo nei principi costituzionali passo dopo passo".
11.20 – Seduta sospesa anche al Senato per dar modo ai segretari di predisporre le operazioni di voto.
11.18 – La senatrice Giovanna Mangili del Movimento Cinque Stelle ha già rassegnato le dimissioni per motivi personali dalla carica di parlamentare. Lo ha annunciato il Presidente Leone sottolineando che la richiesta ora passerà all'attenzione della conferenza dei capigruppo.
11.15 – In Senato già annunciati le opzioni degli eletti. Così Casini ha optato per la Campania, Berlusconi per il Molise, Ichino per la Lombardia, Iignazio Marino per il Piemonte e Tremonti per la Lombardia.
11.12 – Intanto fuori dal Palazzo di Montecitorio manifestazioni di proteste di alcuni gruppi di cittadini. Ci sono l'Unione Inquilini ma anche alcuni esodati e gruppi di giovani con lo striscione "L'unica maggioranza è la disoccupazione giovanile". Tra gli altri presenti anche alcuni attivisti di Save the children.
11.07 – Dopo gli auguri ai nuovi eletti e ai vecchi colleghi Colombo elogia il Presidente Napolitano tra gli applausi dell'Aula. Il senatore ricordando che la consultazione elettorale ha portato innovazione e diversità nel Parlamento ha sottolineato il fatto che una contrapposizione stabile in aula porterebbe alla "paralisi istituzionale con conseguenze drammatiche per il nostro paese afflitto da molti problemi". "Un dialogo onesto invece può trasformare le leggittime contrapposizione in energie creative e rigeneratrici della vita politica e istituzionale" ha insistito Colombo. Ricordando poi Papa Francesco il senatore ha augurato a tutti i colleghi un buon lavoro.
11.02 – Si apre anche la seduta del Senato presieduta dal senatore a vita Emilio Colombo.
11.00 – Secondo le indicazioni della vigilia tutti i partiti nei primi due scrutini per eleggere il Presidente della Camera dei Deputati voteranno scheda bianca tranne il Movimento Cinque Stelle che appoggerà il suo candidato.
Ore 10.57 – Arrestato l'ex senatore Alberto Tedesco del Pd. Con l'apertura del nuovo Parlamento scadono infatti anche le immunità dei vecchi parlamentari sottoposti a procedimenti cautelativi.
Ore 10.55 – La seduta della Camera è ora sospesa per permettere alla giunta provvisoria per le elezioni di potersi riunire e proclamare i nuovi eletti e gli optanti.
Ore 10.50 – Leone ricordando che la collocazione de deputati oggi è libera e che l'assegnazione definitiva ci sarà solo quando tutti i gruppi si saranno costituiti formalmente ha dato il via ufficialmente ai lavori della Camera.
Ore 10.47 – Leone ricorda l'anniversario del sequestro di Aldo Moro ad opera delle Brigate Rosse che ricade domani. Deputati in piedi ad applaudire
Ore 10.45 – Il Presidente provvisorio Leone ripercorre le necessità e le urgenze della Camera e ribadisce che bisogna ripartire da "autorevolezza e prestigio" del Parlamento. Riforma delle procedure e rispetto reciproco sono i punti chiave del discorso dell'onorevole Leone.
Ore 10.40 – Saluto dell'Aula anche al Presidente Napolitano. Destra e sinistra in piedi applaudono, grillini divisi tra applausi e indifferenza. Poi il Presidente saluta i neo deputati tra cui molte donne e giovani.
Ore 10.38 – Il Presidente provvisorio Antonio Leone prima di procedere fa i saluti dell'Aula al nuovo Papa Francesco "che ha scelto il nome del Patrono d'Italia come emblema di mitezza e pace". Tutti i deputati in piedi ad applaudire.
Ore 10.35 – Si apre la prima seduta della Camera con la formazione dell'uffico di presidenza provvisorio con i segretari scelti tra i deputati più giovani.
Ore 10.25 – Tutto sembra pronto alla Camera per l'entrata dei nuovi deputati e il voto per il presidente con le cabine già posizionate negli spazi dove di solito siede il Governo. I neo eletti del Movimento Cinque Stelle intanto stanno prendendo posto nella parte superiore dell'emiciclo "Nè a destra nè sinistra, ma sopra per l'operazione fiato sul collo sempre" come ha scritto su Facebook la deputata Tiziana Ciprini. In realtà queste non saranno le posizioni definitive che saranno assegnate invece solo successivamente dall’ufficio di presidenza.
Inizia oggi ufficialmente la XVII legislatura con le convocazioni di Camera e Senato e le prime due votazioni per scegliere i presidenti dei due rami del Parlamento. I primi a riunirsi saranno i deputati, convocati per le 10.30 a Montecitorio, mentre per i Senatori appuntamento alle 11 a Palazzo Madama. Le prime sedute saranno guidate alla Camera da Antonio Leone del Pdl e al Senato dal senatore a vita Emilio Colombo. Difficilmente già oggi vedremo i nuovi Presidenti visto che serve un'ampia maggioranza e dopo varie discussioni e dibattiti tra le forze politiche la giornata di ieri è finita con un nulla di fatto su un possibile nome condiviso. Il Movimento Cinque Stelle infatti appoggerà propri candidati, mentre il Pd e il Pdl voteranno scheda bianca nei primi due scrutini anche se con motivi opposti.
Stallo nelle trattative per il voto dei presidenti – Mentre il movimento guidato da Grillo ha scelto ieri con una votazione Roberto Fico come candidato alla presidenza della Camera e Luis Alberto Orellana al Senato, il Pd ha annunciato scheda bianca in entrambe le Camere per poter prolungare la trattativa. Il Pdl invece con la scheda bianca attende che i Democratici "mettano fine a questa strana rincorsa ai grillini" e si accordino con loro e i centristi di Monti. Il Popolo della libertà insomma sta alla finestra in attesa di sviluppi e si presenta per il primo giorno in Parlamento senza capigruppo e senza nemmeno il leader visto che Silvio Berlusconi non sarà in Aula al Senato per i noti problemi di salute.