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Elezioni politiche 2018

Al via il tour in treno per l’Italia di Renzi: “Nella prossima legislatura un altro Jobs Act”

Il segretario del Pd Matteo Renzi è partito a bordo del treno che lo porterà in giro per l’Italia per i prossimi due mesi. L’ex presidente del Consiglio lancia l’idea di un “ulteriore Jobs Act” nella prossima legislatura e, pur sicuro di poter governare da solo con il 40% dei voti, sostiene di non avere veti su nessuno in vista delle prossime elezioni politiche.
A cura di Stefano Rizzuti
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È partito questa mattina, dalla stazione Tiburtina di Roma, il treno del Pd ‘Destinazione Italia’: a bordo dei suoi vagoni il segretario del Pd Matteo Renzi attraverserà per due mesi il paese. “Pronto per il viaggio in treno di ascolto dell’Italia e degli italiani, buon viaggio a tutti noi”, ha scritto su Instagram prima di salire sul treno su cui sono raffigurati i paesaggi della penisola che fanno da sfondo al logo del Pd. Oggi Renzi sarà accompagnato nella prima tappa del tour dai ministri Graziano Delrio e Maurizio Martina, dal capogruppo alla Camera Ettore Rosato, dal portavoce del partito Matteo Richetti, dal tesoriere Francesco Bonifazi e dal presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti. Le tappe di oggi sono in tre diverse regioni: Lazio, Marche e Umbria. Le stazioni di sosta sono Fara Sabina, Civita Castellana, Narni, Spoleto e Fano. “Sarà un viaggio dentro il cuore dell'Italia, non farò discorsi ma prenderò appunti. Un viaggio di ascolto e impegno, un viaggio molto umile”, ha detto Renzi prima di partire.

Durante la prima tappa, quella alla stazione di Fara Sabina, Renzi ha parlato del mondo del lavoro e di cosa servirà nella prossima legislatura. Così il segretario del Pd ha lanciato l’idea di un “ulteriore Jobs Act. Un ulteriore intervento”. “La parte normativa – spiega – è completa, dobbiamo ragionare di ulteriori incentivi legati al Jobs Act”. Inoltre, secondo Renzi, serve “una ulteriore deburocratizzazione e una ulteriore riduzione delle tasse”.

Coalizioni, per Renzi nessun veto: ‘Aperti al dialogo'

Secondo Renzi il Pd ha i numeri per governare da solo ma comunque non ci sono “veti su nessuno”. “Se la legge elettorale passerà al Senato, e io immagino che passi, se la coalizione raggiunge il 40% ha la maggioranza – spiega il segretario del Pd -. Con il 40% il Pd ha i numeri per governare da solo, lo abbiamo fatto alle europee e al referendum, non c’è due senza tre”.

Per quanto riguarda la coalizione, Renzi dice di non avere veti su nessuno, "ma vogliamo capire di cosa si discute: per noi di sociale e investimenti e portiamo risultati concreti. Vogliamo tornare al Pil a meno 2%?”. L’obiettivo di Renzi è quello di “escludere le larghe intese”, pur rimanendo “aperti al dialogo con tutti”. Infine, Renzi dedica un breve passaggio anche alla legge di bilancio approvata ieri dal Consiglio dei ministri, assicurando “pieno sostegno al governo” sulla manovra.

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